Save Italy cuore mitteleuropeo attacco al di Leonardo Piccinini obbiaco (Bolzano). La Mitteleuropa. Nel vero senso del termine: Dobbiaco segna lo spartiacque tra il bacino Rienza- Isarco-Adige-Adriatico e quello della Drava-Danubio-Mar Nero. Dobbiaco ricorda Gustav Mahler, che nella Mahler Stube, sua residenza estiva e oggi luogo di pellegrinaggio, compose la e l’incompiuta . Arrivava da Vienna, come tanti illustri villeggianti dell’epoca, grazie alla Südbahnlinie. Toblach (questo il nome tedesco di Dobbiaco), periferia dell’impero austro- ungarico, dove ancor oggi la “Sachertorte” è più rozza ma più abbondante, persino più gustosa di quella che si serve nei caffè viennesi. D Sinfonia n. 9 Sinfonia n. 10 Questo idilliaco centro della val Pusteria è oggi al centro di un grave tentativo di stravolgimento del suo passato architettonico: la demolizione - avvenuta proprio nelle ore in cui scrivo queste considerazioni - dello storico, centenario Hotel Post, collocato nella piazza antistante la barocca chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, per far posto a un complesso commerciale e alberghiero. «Verrà completamente demolito», aveva dichiarato all’“Alto Adige” il sindaco di Dobbiaco Martin Rienzner. Le macerie dell’Hotel Post a Dobbiaco (Bolzano), costruito sui ruderi di un antico albergo dopo la fine della prima guerra mondiale. «Quando anni fa, nel 2012 o 2013, si valutò la questione, si vide che non c’erano vincoli o prescrizioni a tutela dell’hotel e si procedette con un progetto che nel tempo è stato esaminato, visionato e valutato da tutti gli organi competenti, raccogliendo tutte le richieste autorizzazioni. A Dobbiaco, in val Pusteria, è stato demolito lo storico Hotel Post. Nonostante la mobilitazione per salvarlo, la valutazione di questa insensata operazione ha avuto il nulla osta da parte degli organi competenti A questo punto ci mancano solo alcune carte, relative in particolare ad assicurazioni e garanzie che i lavori non coinvolgeranno e danneggeranno altri edifici vicini. Completati questi adempimenti, tutto sarà pronto per la concessione che aprirà la strada al cantiere». Hašek, Musil o il povero Roth avrebbero saputo infierire sulle parole di questo funzionario meglio di quanto non riesca a fare io. Da parte mia però mai più mi fermerò per la “Sachertorte”, che a Dobbiaco sarà d’ora in poi per me “ungenießbar”, immangiabile! Una foto d’epoca. si presenta come un nuovo tipo di esperienza narrativa “aperta” sulla Pinacoteca di Brera, dove muoversi, tornare e continuare come in un gioco infinito. Per esplorare tutti i contenuti innovativi della piattaforma online, che arricchisce l’esperienza della visita reale al museo milanese con testi multimediali, programmi speciali, concerti, eventi in diretta streaming e molto altro, basta registrarsi sul sito BreraPlus. org. Il primo filmato offerto dal sito è , dedicato allo (in foto), capolavoro dipinto dall’Urbinate nel 1504 e giunto da Città di Castello a Brera nel 1805. Dal filmato principale si può accedere in ogni momento ad altre schede e approfondimenti. Info: www.pinacotecabrera.org BRERA PLUS+ MILANO Brera Plus+ Performing Raffaello Sposalizio della Vergine Mentre proseguono i lavori di ristrutturazione della grande Sala del Colosso, nel celebre museo fiorentino è iniziato nel novembre scorso il restauro di uno dei dipinti più significativi di Raffaellino del Garbo (1466- 1525): la movimentata , nota anche per la veduta di Firenze sullo sfondo e per la sontuosa cornice lignea. La tavola, che fa parte delle collezioni della Galleria dell’Accademia, fu dipinta dall’artista fiorentino fra 1500 e 1505 per la cappella Capponi nella chiesa fiorentina di San Bartolomeo a Monteoliveto. Anche la cornice lignea a tabernacolo sarà oggetto del restauro. Info: www.galleriaaccademiafirenze.beniculturali.it RAFFAELLINO DEL GARBO IN RESTAURO FIRENZE Resurrezione Dopo un restauro accurato di sei anni, lo stupendo polittico trecentesco di Pietro Lorenzetti è tornato ad Arezzo, nella sua sede originaria, la pieve di Santa Maria. Il prezioso fondo oro, in parte frammentario, raffigura al centro la a mezzo busto, affiancata da santi, sovrastata dall’ e ai lati altre figure di santi e l’ nella cuspide in alto. Un’opera magistrale, con immagini soavi e dettagli indimenticabili, commissionata al maestro senese nel 1320 dal vescovo aretino Guido Tarlati. I lavori di messa in sicurezza sono ancora da completare, e una campagna di ricerca fondi è su www.gofundme.com/f/ progetto-restauro-lorenzetti LORENZETTI TORNA A CASA AREZZO Madonna col Bambino Annunciazione Assunzione