Il 23 maggio apre l’attesissima personale di Bruce Nauman a palazzo Grassi - Punta della Dogana, curata da Carlos Basualdo e Caroline Bourgeois, in collaborazione con l’artista. La mostra riunisce sia lavori storici sia inediti, lungo un percorso che si snoda in tre filoni tematici centrali della ricerca di Nauman: lo studio d’artista come spazio della sperimentazione, il corpo come medium e il suono come elemento concettuale dell’opera. È inoltre incentrata sulla pratica del “remake” o “reenactment”, ovvero sulla riattualizzazione di lavori passati, tra cui alcuni dei più conosciuti nel vasto repertorio dell’artista, che li ha personalmente rielaborati in chiave contemporanea, aggiornandoli anche in relazione alle nuove tecnologie. Ripetere un proprio lavoro in un qui e ora differenti è un gesto inedito ma soprattutto inevitabile per la sopravvivenza di un linguaggio, la performance, che è alla base della pratica di Nauman e che è per sua natura impermanente. Altrimenti non ne rimangono che testimonianze audiovisive “datate”. Anche per questo in mostra sono presenti poche opere tangibili e tutto si gioca sulla reinterpretazione: il percorso espositivo è un divenire che richiede la presenza e il coinvolgimento non solo del corpo dei performer ma anche dei visitatori, che diventano interpreti tra gli interpreti.
Il titolo, Bruce Nauman: Contrapposto Studies, celebra uno dei primi e cruciali lavori dell’artista, Walk with Contrapposto (1968), che
per l’occasione viene rivisitato in una serie di variazioni sul tema del contrapposto o chiasmo. Questa formula compositiva della scultura classica, in
cui la ricerca dell’equilibrio nella figura eretta si risolve grazie a una contrapposizione degli arti, che crea un ritmo alternato di tensione e
rilassamento, era stata performata da Nauman alla fine degli anni Sessanta all’interno di un angusto corridoio costruito nel suo studio per riflettere
sui limiti imposti dal corpo. L’azione, allora registrata in tempo reale, è diventata una delle sue opere video più celebri, oggi rimessa in scena. Dal
12 aprile al 27 giugno, in diretta sul canale YouTube e sul sito del museo, il ciclo di incontri Nauman Archive for the Future, con ospiti
d’eccezione, tra cui artisti come Philippe Parreno ed Elisabetta Benassi, chiamati a dialogare sulla pratica di Nauman e sul suo lascito futuro.