Persino Louise Brooks è caduta nella trappola. Quando l’attrice americana vide, per la prima volta, Valentina ne rimase sconcertata: «Quei disegni sono mistificanti», scrisse a Guido Crepax che le aveva spedito, senza alcuna spiegazione, il suo libro A proposito di Valentina. Lei era convinta di trovarsi di fronte alla sua storia in base a una lettura lineare dei contenuti. E, ovviamente, non la condivise. Almeno in un primo momento. In realtà, com’è noto, la situazione appare assai più complessa e Valentina rappresenta la perfetta fusione tra il piano della realtà e quello della “fiction”. All’interno di questa straordinaria ambiguità, si rintraccia il mito immortale del suo personaggio che può attraversare qualsiasi situazione, dall’esplorazione dei sotterranei alle tentazioni sadomaso, senza mai lasciarsi scalfire. La doppia vita di Valentina deve la sua esistenza a Louise Brooks, come incarnazione di Lulù nel celebre film di Georg Wilhelm Pabst Lulù - Il vaso di Pandora, datato 1929, e alla moglie Luisa, scomparsa il 1° novembre 2020 all’età di ottantadue anni. A loro ha rubato l’anima per alimentare l’immaginario della sua protagonista da cui, fondamentalmente, non si è mai allontanato: «Guido ha trasferito sulla pagina parte della mia vita, così come quella dei nostri figli», mi aveva confessato Luisa nel 2002. «Molti sono i sogni che gli ho raccontato finiti nelle sue storie. Del resto, anch’io come Valentina ho la frangetta e, come lei, ho sofferto di anoressia mentale». In una celebre tavola del 1972 pubblicata nel volume emblematicamente intitolato Crepax. Le portrait fragmenté l’autore si disegna in mezzo a Louise Brooks (nuda) e a Luisa Crepax (vestita) confessando di essere un po’ imbarazzato…
Attraverso Valentina, Crepax non inventa solo un personaggio iconico, destinato a influenzare moda e costume (lei è stata l’antesignana di tutte le
“influencer”, Chiara Ferragni compresa), ma crea un intero universo segnico-visivo dove si stratificano ossessioni e desideri in base a una narrazione
sincopata, dai tratti inediti, che dà vita a un unico grande romanzo. Storie, metastorie, storie di storie, storie immaginate o storie sognate
rappresentano l’occasione per rimettere tutto in circolazione superando ogni convenzione nell’ambito di un percorso dove Crepax è Valentina, Valentina è
Crepax in un continuo scambio di ruoli.