SULLE STRADE DELLE
LETTERE E DELLE ARTI
Dopo Venezia e Moby Dick di Cesare de Seta (ne parlammo qui nel 2016), Neri Pozza pubblica, del medesimo studioso (storico dell’architettura, saggista
e scrittore di diversi romanzi), una silloge di articoli, elzeviri, memorie su storici dell’arte, italiani e stranieri, molti ormai scomparsi,
talvolta (ma non sempre) in forma di recensione. Usciti, a partire dal 1980, su riviste e quotidiani, poi ristampati nel fortunato Viale Belle Arti.
Maestri e amici (Bompiani 1991) e in Le lettere e le arti. Un dialogo inquieto (Nino Aragno 2006), sono ora riuniti ad altri più recenti, come la
rievocazione di Carlo Ludovico Ragghianti, che prende spunto da una biografia di Emanuele Pellegrini. La ricordiamo, fra le tante, perché su
Ragghianti pesa ancora un’assai ingiusta “damnatio memoriae”, complice anche la non simpatia, a suo tempo, di critici non allineati su analoghe
posizioni. Impossibile anche solo citare le numerose altre figure su cui De Seta si sofferma con acume, padronanza della materia, e con penna
raffinata, uno dei suoi vanti. Va letto, anche saltando qua e là.