Le 10 parole chiave di Rodolfo Papa

LIBRO DI PITTURA

PARTE PRIMA - Se la pittura è scienzia o no

PARTE SECUNDA - De’ precetti del pittore

PARTE TERZA - Comincia dei vari accidenti e movimenti de l’uomo e proporzione di membra, <e prima:>.

PARTE QUARTA - De’ panni e modo di vestir le figure con grazia e degli abiti e nature de’ panni, Libro primo.

PARTE QUINTA - De’ ombra e lume e prima

PARTE SESTA - De li alberi e verdure

PARTE SEPTIMA - Delli nuvoli

PARTE OTTAVA - De l'orizzonte

Leonardo da Vinci e il suo tempo

Libro di pittura Parte quarta (529-543) De’ panni e modo di vestir le figure con graziae degli abiti e nature de’ panni, Libro primo. i panni che vesteno le figure debbono mostrare d’essere abitati da esse figure. Con breve circuizzione mostrare l’attitudine e moto di tale figura e fuggire le confusioni di molte pieghe, e massime sopra i [529] De’ panni che vesteno le figure. L lievi, acciò che siano cogniti.  Li panni che vesteno le figure debbono avere le pieghe salde o rotte secondo la qualità del panno sottile o grosso che tu voi figurare; e puoi usare nelli componimenti delle storie de l’una e de l’altra sorte per satisfare a diversi giudizi. [530] Delle maniere rotte o salde de’ panni che vestanle figure. Usa nelli tuoi panni quella parte che circunda la figura che la mostri il modo de l’attitudine sua, e quelle parti che restano fuori di quella adornale a modo volante, e sparso, come si dirà. [531] Del vestire le figure con grazzia. Li panni che vestano le figure debbono avere le loro pieghe acomodate a cingere le membra da loro vestite ’n modo che nelle parte aluminate non si ponga pieghe d’ombre oscure, e nelle parte ombrose non si faccia pieghe di troppa chiarezza, e che li lineamenti d’esse pieghe vadino in qualche parte circondando le membra da loro coperte, e non con lineamenti che taglino le membra, né con ombre che sfondino più dentro che non è la superfizie del corpo vestito. e in effetto il panno sia in modo adattato, che non paia disabitato, cioè che non paia un gruppamento di panno spogliato da l’uomo, come si vede far a molti, li quali s’inamorano tanto delli varii agruppamenti de varie pieghe, che n’empieno tutt’una figura, dimenticandosi l’effetto per chi tal panno è fatto, cioè per vestire e circondare con grazzia le membra, dov’essi si posano, e non empire in tutto di ventri o visciche sgonfiate sopra li rilevi aluminati de’ membri. Non nego già che non si debba fare alcuna bella falda, ma sia fatta in parte della figura dove le membra infra esse e ’l corpo raccogliono e ragunano tal panno. E sopratutto varia li panni nelle storie, com’è nel fare in alcuni le pieghe con rotture affacciate, e questo è ne’ panni densi; et alcun panno abbia li piegamenti molli, e le loro volte non laterate, ma curve; e questo acade nelle saie e rasce et altri panni rari, come tele, veli e simili. E farai ancora de’ panni di poche e gran pieghe, come nelli panni grossi, come si vede nelli feltri e schiavine et altri copertoi da letto. E questi ricordi non do alli maestri, ma a quelli li quali non vogliono insegnare, ché certo questi non sono maestri, perché chi non insegna ha paura che non gli sia tolto il guadagno, e chi stima el guadagno abbandona il studio, il quale si contiene nell’opere di natura, maestra de’ pittori, delle quali l’imparate si metteno in oblivione, e quelle che non sono sta’ imparate più non s’imparano.  [532] De li panni che vestono le figure, e pieghe loro. Osserva il decoro con che tu vesti le figure secondo li loro gradi e le loro età; e sopra ’l tutto che li panni non occupino il movimento, cioè le membra, e che le dette membra non sieno tagliate dalle pieghe, né dall’ombre de’ panni. et imita quanto puoi li Greci e Latini col modo del scoprire le membra, quando il vento apoggia sopra di loro li panni. E fa poche pieghe; sol ne fa assai nelli uomini vecchi togati e di autorità. [533] Del modo del vestire le figure. I vestimenti deono essere diversificati di varie nature di falde, mediante la qualità de’ vestimenti; cioè, s’egli èpanno grosso e raro, farà pieghe macaronesche e rare, e s’egli è di mediocre grossezza e denso, farà le pieghe afacciate e di piccoli angoli; e sopra ’l tutto ti ricorda in ogni qualità di panno di fare le pieghe infra l’una rompitura e l’altra grosse in mezzo e sottili da’ lati, e la minore grossezza d’essa piega fia nel mezzo de l’angolo retondo della piega. [534] De’ vestimenti. Li panni di che son vestite le figure sono di tre sorti: cioè sottili, grossi e mezzani; li sottili sono più agili et atti a movimenti; adonque, quando la figura corre, considera li moti d’essa figura, perché ella si spiega ora a destra, ora a sinistra, e nel posare la gamba destra il panno da quella parte s’alza da piè, reflettendo la percussione della sua onda; et in quel tempo la gamba che resta indietro fa il simile col panno che di sopra se l’appoggia, e la parte dinanzi tutta con diverse pieghe s’a-parte quarta 297 poggia sopra il petto, corpo, coscie e gambe, e di dietro tutto si scosta, salvo la gamba che resta indietro; e li panni mezzani fanno menori movimenti, e li grossi quasi niente, se già il vento contrario al moto della figura non l’aiuta a movere. Li stremi de’ panni, o in alto o in basso, secondo li piegamenti, e che s’acostino da piedi secondo il posare, o piegare, o storcere, o percotervi dentro delle gambe, e che s’ acostino o discostino alle gionture secondo il passo, o corso, o salto, over che ’l vento da sé la percotessi, senza altro moto della figura; e che le pieghe sieno acomodate alle qualità de’ panni trasparenti o opachi. [535] De’ panni volanti o stabili. Molti sono quelli che amano le piegature delle falde de’ panni con angoli acuti, crudi e spediti; altri con angoli quasi insensibili, altri senza alcuni angoli, ma in loco di quelli fanno . Di queste tre sorti, alcuni vol panni grossi e di poche pieghe, altri sottili e di gran numero di pieghe, altri piglia la parte di mezzo. E di questi tre tu seguiterai le lor openioni, mettendone di ciascuna sorte nella tua storia, aggiongendovi di quelli che paiono vecchi pezzati, e novi abondanti di panno, et alcuni miseri, secondo le qualità di chi tu vesti, e così fa dei loro colori.  [536] Openioni de’ panni e loro pieghe, che sono di tre nature. [537] Delle nature delle pieghe de’ panni. Quella parte della piega che si trova più lontana dai suoi con-stretti stremi, si riducerà più in sua prima natura. Naturalmente ogni cosa desidera mantenersi in suo essere; il panno perché è d’equale densità e spessitudine, sì nel suo riverscio come nel suo diritto disidera di stare piano; onde, quando lui èda qualche piega o falda costretto a lasciare essa planizzia, osserva la natura della forza in quella parte di sé dov’egli èpiù costretto, e quella parte che è più lontana a essi constringimenti troverai riducersi più alla prima sua natura, cioè de lo stare disteso et amplo. Essemplo: sia a b c la piega del panno detto di sopra; a b sia il loco dove esso panno èpiegato e costretto; io ti proposi che quella parte del panno ch’era più lontana ai constretti stremi si ridurrebbe più nella sua prima natura; adonque b trovandosi più lontano da a c, [lì] la piega a b c fia più larga ch’in nessun altro suo logo. A uno panno non si de’ dare confusione di molte pieghe, anzi farne solamente dove con le mani o braccia sono re-tenute, e ’l resto sia lasciato cadere semplicemente dove lo parte quarta 299 tira la sua natura, e non sia intraversata la figura da troppi lineamenti o rompimenti di pieghe. I panni si debbon ritrarre di naturale, cioè se vorrai fare panno lano, usa le pieghe secondo quelli, e se sarà seta, o panno fino, o da villani, o di lino, o di vello, va diversificando a ciascuno le sue pieghe, e non fare abito come molti fanno sopra i modelli coperti di carte, o cuorami sottili, che t’ingannaresti forte. [538] Come si de’ dare le pieghe a’ panni. Le figure essendo vestite di mantello non debbono tanto mostrare lo nudo, che ’l mantello paia in su le carni, se già tu non volessi che ’l mantello fusse su le carni; imperò che tu debbi pensare che tra ’l mantello e le carni sono altre veste ch’impediscono lo scoprire [e ’l parere] la forma delle membra sopra il mantello; e quella forma di membra che fai discoprire, falle in modo grosse, che gli aparisca sott’al mantello altri vestimenti; ma solo farai scoprire la quasi vera grossezza delle membra a una ninfa o uno angelo, li quali si figurino vestiti di sottili vestimenti, sospinti et impressi dal soffiare de’ venti; a questi tali e simili si potrà benissimo far scoprire la forma delle membra loro.  [539] Delle poche pieghe de’ panni. Dove la figura scorta, fagli vedere maggior numero di pieghe che dov’ella non scorta; e le sue membra sieno circondate da pieghe spesse e giranti intorno a esse membra. a sia dove sta l’occhio; m n manda il mezzo di ciascuni circuli più lontani da l’occhio che loro fini; n o li mostra diritti, perché si trova a riscontro; p q li manda per contrario. Sì che usa questa discrezzione nelle pieghe che circondano le braccia, gambe od altro. [540] Delle pieghe de’ panni in iscorto. Li abiti delle figure sieno acomodati a l’età et al decoro, cioè, che ’l vecchio sia togato, il giovane ornato di abito che manco occupi il collo da li omeri delle spalle in su, eccetto quegli che fan professione in religione. E fuggire il più che si pò gli abiti della sua età, eccetto che quando si scontrassino essere delli sopradetti; e non si debbono usare se non nelle figure ch’hanno a somigliare a quelli che son sepolti per le chiese, acciò che si riservi riso negli nostri successori delle pazze invenzioni degli uomini, ovvero che gli lascino admirazione della loro degnità e bellezza. Et io alli miei giorni m’aricordo aver visto nella mia puerizia li uomini e piccoli e grandi avere tutti li stremi de’ vestimenti frappati in tutte le parti sì da capo come da piè e da lato; et ancora parve tanto bella invenzione a quell’età, che frappavano ancora le dette frappe, e portavano li cappucci in simile modo, e le scarpe e le creste frappate che uscivano delle principa [541] Delli modi del vestire le sue figure, et abitidiversi. i cuciture delli vestimenti di vari colori. Di poi vidi le scarpe, berrette, scarselle, armi, che si portano per offendere, i collari de’ vestimenti, li stremi de’ giupponi da piedi, le code de’ vestimenti, et in effetto infino alle bocche di chi volea parer belli erano apontate di lunghe et acute punte. Nell’altra età cominciorno a crescere le maniche, et eran talmente grandi, che ciascuna per sé era maggiore della vesta; poi cominciorno a alzare li vestimenti intorno al collo, tanto che alla fine copersono tutto il capo; poi cominciorno a spogliarlo in modo che i panni non potevano essere sostenuti dalle spalle, perché non vi si posavan sopra; poi comincioro a slongare sì li vestimenti, che al continuo gli uomini avevano le braccia cariche di panni per non li pestare co’ piedi; poi vennero in tanta stremità, che vestivano solamente fino a’ fianchi et alle gomita, et erano sì stretti, che da quelli pativano gran supplicio, e molti ne crepavano di sotto; e li piedi sì stretti, che le dita d’essi si sopraponevano l’uno a l’altro, e caricavansi di calli. L’ombre interposte infra le pieghe de’ panni circondatrici delli corpi umani saranno tanto più oscure, quanto esse sono più a riscontro all’ occhio co’ le concavità dove tale ombre son generate. E questo intendo aver detto, quando l’occhioè situato infra la parte ombrosa e la luminosa della predetta figura. [542] Dell’occhio che vede pieghe de’ panniche circondano l’uomo. Sempre le pieghe de’ panni situate in qualunche atto delle figure debbono con sui lineamenti mostrare l’atto di tale figura in modo che non dieno ambiguità o confusione della vera attitudine a chi le considera, e che nessuna piega co’ la ombra della sua profondità tagli alcun membro, cioè che paia più dentro la profondità della piega che la superficie del membro vestito; e che se tu figuri figure vestite di più vestimenti, che ’l non paia che l’ultima vesta rinchiuda dentro a sé le semplici ossa di tal figura, ma le carne insieme con quelle, e li panni vestimento della carne con tanta grossezza qual si richiede alla multiplicazione de’ suoi gradi. Le pieghe de’ panni che circondano le membra debbono diminuire della loro grossezza inverso li stremi della cosa circondata. [544] Delle pieghe. La lunghezza delle pieghe che sono più strette alle membra debbono agrinzarsi da quel lato che ’l membro per le sue piegature diminuisce e tirarsi dall’oposita parte d’essa piegatura.  [543] Delle pieghe de’ panni.

DI MESSER LIONARDO DA VINCI PITTORE E SCULTORE FIORENTINO

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