SEMPRE AL TUO FIANCO OCCUPARSI DEGLI ALTRI Occuparsi di qualcuno, che sia un familiare anziano, un partner malato o un figlio disabile, è molto stressante. È una vita che richiede organizzazione e resilienza, ma non dimenticarti di te stesso. Occuparsi di qualcuno non autosufficiente, per una malattia o disabilità, è una responsabilità diffusa e spesso non retribuita. Nel 2015 si stimava che ci fossero 7 milioni di casi in Inghilterra e 43,5 milioni negli USA. Se sei in questa situazione, hai bisogno di qualche accortezza in più per gestire lo stress (pagina a fronte). Lo stress dell’assistenza Assistere una persona richiede un grosso sforzo fisico ed emotivo. Alcuni studi americani del 2009 hanno rilevato che le madri di figli autistici adolescenti e adulti presentano livelli di cortisolo simili ai soldati in guerra. L’assistenza è difficile. I momenti di sconforto sono normali e non fanno di te una brutta persona. Ricorda che ciò che fai è un lavoro ma anche una dimostrazione d’amore. Nel 2011, l’America’s National Family Caregivers Association ha riportato che, dopo aver riconosciuto il proprio ruolo di “assistente” (non familiare che dà una mano), il 90% dei soggetti si impegnava più attivamente nella ricerca di risorse e competenze. COSA POSSO FARE? Gli psicologi e le associazioni per la salute mentale concordano sull’efficacia di questi metodi per contenere lo stress: ✔ Informati Resta informato. sulle condizioni mediche del tuo caro e sulle risorse a disposizione. ✔ Condividi le emozioni. Amici, familiari e gruppi di sostegno possono essere utili, soprattutto se sono competenti e non giudicano. ✔ riguardo alle Sii realistico tue possibilità e poni i giusti limiti. Affronterai tutto meglio se non pretendi l’impossibile. ✔ Usa agende e Organizzati. tabelle per dare le giuste priorità e non scordare gli impegni. Tieni le informazioni utili in un luogo accessibile. ✔ L’esercizio, Resta in salute. l’alimentazione e il sonno sono essenziali: chi si occupa degli altri deve occuparsi di se stesso. ✔ Prenditi una pausa. Esistono assistenti sanitari che possono sostituirti quando hai bisogno. ✔ Ricorri a tecniche di rilassamento come meditazione (pp. 132-135) e yoga (pp. 156-157), entrambi utili a livello fisico e mentale per imparare a gestire le emozioni e a ridurre la frustrazione. 83% L’associazione Carers UK riporta che l’83% delle persone che fanno assistenza sono stressati: non sentirti in colpa, è normale. OCCHIO AI SEGNALI Sei sul punto di dover cercare aiuto o prenderti una pausa? Gli esperti di burnout da assistenza raccomandano di tenere sotto controllo i seguenti segnali: 1 Spossatezza. “Sono troppo stanco, non ce la faccio.” 2 Carenza di sonno. “Non posso dormire. Se poi casca e si fa male?” 3 Irritabilità. “Levati di mezzo e lasciami in pace!” 4 Negazione. “L’anno prossimo starà sicuramente meglio.” 5 Rabbia. “Potresti fare meglio, se ti sforzassi un po’ di più!” 6 Ansia. “Come faremo in futuro? Magari non potrò più occuparmene.” 7 Depressione. “La vita non ha più senso per nessuno dei due.” 8 Isolamento. “Non me la sento di vedere gli amici.” 9 Scarsa concentrazione e memoria. “Oh, no, avevamo fissato ieri?” 10 Problemi di salute. “Mi becco ogni minimo raffreddore in circolazione.” Se ti stai occupando di qualcuno e ti riconosci in alcune di queste affermazioni, considera l’ipotesi di chiedere aiuto al tuo medico o a un gruppo di sostegno.