PERDERE QUALCUNO COME GESTIRE IL LUTTO Perfino le persone più resilienti provano un forte dolore quando perdono una persona cara. Il dolore provocato dal lutto è inevitabile, ma possiamo affrontare la tempesta con pazienza e comprensione. Gli psicologi definiscono lutto il periodo di tristezza che consegue alla morte di una persona cara. Piangere i nostri cari è un’esperienza normale, ma una sofferenza profonda può opprimerci. È un momento di grande stress, quindi è importante essere pazienti con se stessi perché guarire richiede tempo. Reazioni frequenti Per quanto doloroso, il lutto è un processo sano. Ecco cosa proverai secondo gli esperti: ■ shock o incredulità Apatia, soprattutto se la morte è stata improvvisa. ■ per come andare Ansia avanti senza la persona cara. ■ spesso Angoscia e pianto: le emozioni ci travolgono e scoppiamo a piangere. È normale sognare o immaginare la persona cara. ■ per l’ingiustizia o nei Rabbia confronti della persona che ci ha lasciati. ■ Difficoltà ad andare avanti nella quotidianità. Pensiamo che niente abbia più importanza e che non sopravviveremo al dolore. Sii paziente Il dolore non è né giusto né sbagliato, non essere troppo critico con te stesso per ciò che provi, anche se ti sembra irrazionale o indecoroso. Alcuni specialisti suggeriscono che se dopo due anni ti senti ancora triste, potresti essere depresso. Chiedi l’aiuto di qualcuno (pp. 202-203, 208-209). Per la maggior parte delle persone il dolore si affievolisce e la vita sembra di nuovo degna di essere vissuta. Sii positivo A volte, se trascorriamo un bel momento, ci sentiamo in colpa nei confronti della persona che è morta, ma la professoressa M. Katherine Shear fa notare che “Le emozioni positive sono naturali ed è raccomandato cogliere ogni occasione possibile”. Il lutto è un processo di apprendimento: creiamo una nuova vita dove l’assenza del nostro caro trova una sua sistemazione. Quando sei in balia delle onde della sofferenza (vedi sotto), non c’è niente di male a concederti dei bei momenti. è il prezzo che paghiamo per le persone che . Il dolore amiamo la regina in un discorso per la commemorazione delle vittime dell’11 settembre Elisabetta II 6-12 mesi Gli studi dimostrano che la di solito prima fase del lutto inizia a calare dopo i primi . 6-12 mesi CAVALCARE LO TSUNAMI La psichiatra Diane McIntosh usa con i suoi pazienti la metafora dello “tsunami del lutto”. Il lutto ci colpisce con un duro colpo e, dopo il primo impatto, tende a ripresentarsi a onde: momenti di relativa calma alternati a ondate di stress e dolore. Quelle onde possono travolgerci per il resto della nostra vita, ma con il tempo si diradano e fanno meno male. Quando il dolore cresce, cerca di cavalcare l’onda e assicurati di arrivare a terra sano e salvo. ELABORARE IL LUTTO La psichiatra M. Katherine Shear ha individuato un processo naturale attraverso il quale il dolore si evolve dall’acuto shock iniziale alla fase di stress in cui la perdita diventa agrodolce invece che devastante. Passerai per gradi da uno stadio all’altro. SOFFERENZA ACUTA EVOLVE IN… di un ❯ Elaborazione nuovo mondo e del tuo posto al suo interno. tra ❯ Oscillazione momenti in cui affronti il dolore e altri in cui lo eviti. di nuovi modi ❯ Ricerca per esprimere il dolore in linea con le tue tradizioni culturali e la tua personalità. ACCETTAZIONE DEL DOLORE ❯ Accettazione della e delle sue morte conseguenze. ❯ Sedimentazione dei in un sentimenti modello meno stressante, costruito intorno ai ricordi della persona. ❯ che la vita può Scoperta tornare a essere piena.