SVILUPPARE RESILIENZA MI PIEGO MA NON MI SPEZZO A nessuno piace lo stress, ma alcune persone sono più capaci di altre nel gestire eventi spiacevoli e andare avanti. Qual è il segreto per sviluppare la resilienza e farla nostra? Cos’è la resilienza? La parola deriva dal latino resilire, “saltare indietro”. Se una persona è resiliente non significa che non soffre, ma che è capace di rimontare in sella. La resilienza è una qualità che ci aiuta a superare con successo i momenti difficili. Vari studi hanno dimostrato che le persone resilienti producono una quantità di cortisolo, l’ormone dello stress (pp. 20-21), inferiore quando sono sotto pressione. Tutti possiamo trarre benefici da un atteggiamento più resiliente. Esiste una personalità resiliente? Quelli che gestiscono bene lo stress, sono fortunati per natura? E se noi non lo siamo, dobbiamo rassegnarci all’infelicità? È vero il contrario. La resilienza non fa parte della personalità e nessuno è immune dalle sfide della vita. Come ha detto un team di psicologi nel 2013, si tratta invece di “un processo dinamico e adattivo”. Insomma possiamo imparare a essere resilienti. Il modo in cui scegliamo di reagire alle avversità fa la differenza. Tecniche a cui non avevi pensato Un’importante ricerca degli anni ’90 dello psicologo George Bonanno esamina persone che sono riuscite a mantenere una buona salute mentale dopo un grave stress o una perdita. La loro capacità di recupero era ammirevole, ma sorprendente era il loro livello di benessere. Bonanno lo ha definito “coping ugly”, eppure ha funzionato. Ecco alcune tecniche: ■ la capacità di Esagerare gestire lo stress. Potrebbe sembrare narcisistico ed egocentrico, ma questo li ha aiutati a non colpevolizzarsi. ■ i pensieri Rifiutare negativi. Ad alcune persone è bastato dichiarare di essere in grado di gestire certe cose perché questo si rivelasse profeticamente vero. ■ Anche se alcuni Riderci su. psicologi lo chiamano negazione e certe battute non sono sempre di buon gusto, l’umorismo può alleviare la sofferenza di un evento stressante. Come mostra l’ugly coping, non sentirti in colpa a usare mezzi insoliti per affrontare lo stress. Attutisci la caduta (vedi a destra) e abbi fiducia. Usa qualunque cosa vada bene per te. Resilienza non significa essere invulnerabili allo stress, ma eventi negativi. essere capaci di superare psicologa brasiliana Rachel Dias IL POTERE DELL’AUTOEFFICACIA Uno dei pilastri della resilienza è ciò che gli psicologi chiamano “autoefficacia”: la convinzione che le nostre azioni abbiano il potere di influenzare le situazioni intorno a noi. Ci sono quattro modi per svilupparla, quindi cogli le occasioni che possono aiutarti ad accrescere la fiducia in te stesso e ad affrontare lo stress: Andare avanti nonostante i fallimenti “Ho affrontato cose peggiori, ce la posso fare.” Cercare modelli di comportamento positivi “Mia madre mi ha cresciuto da sola. Le persone sono forti.” Interpretare i sentimenti nel modo giusto “Sono nervoso. Vediamola come una sfida esaltante.” Convincimento “Il mio migliore amico pensa che abbia molte risorse. Forse ha ragione.” ATTUTIRE LA CADUTA Quando affrontiamo fattori di stress inevitabili, la resilienza può limitarne l’impatto. Uno studio brasiliano del 2015 sulle persone che si occupano di familiari colpiti da demenza (compito indubbiamente stressante) ha riscontrato in loro un gran numero di aspetti, risorse e attitudini tipiche della resilienza che li aiutano a sentirsi meglio. EVENTI STRESSANTI COSTRUISCI LE TUE RISORSE ❯ Strategie virtuose (pp. 26-29) ❯ Vedere in modo positivo (pp. 52-53, 180-181) (in alto a ❯ Autoefficacia sinistra) ❯ Luogo di controllo : essere “padrone del interno proprio destino” (pp. 46-47) ❯ Dedicarsi alle attività (pp. 174-175) ❯ Cercare e accettare la (pp. 16-17, 174-175) sfida ❯ Il supporto degli altri (pp. 176-179) DIVENTA RESILIENTE vivi con meno stress, godi di più fiducia e di buona salute mentale.