SISTEMA D’ALLARME LA FISIOLOGIA DELLO STRESS La scienza ha riassunto la reazione del corpo allo stress con la formula “fight or flight” (combatti o fuggi), ma recenti studi restituiscono un quadro più complesso. Questa consapevolezza può aiutarci a gestire con più efficacia lo stress. Cosa ci succede di preciso quando siamo sotto stress? Tutto inizia da una reazione fisica che può essere anche potente. La chimica dello stress Lo stress è un processo biologico complesso che coinvolge tutto il corpo ed è attivato da due sostanze: il cortisolo, un ormone steroideo, e la noradrenalina, un neurotrasmettitore che propaga i segnali attraverso il sistema nervoso. è la sostanza La noradrenalina che veicola il messaggio “fight or flight”, responsabile delle reazioni immediate di fronte a una minaccia. Se per esempio un cane ti abbaia e ti si scaglia addosso, tu fai un salto indietro e ti prepari ad affrontarlo o a scappare. Grazie alla noradrenalina il tuo corpo: ■ Accelera i battiti cardiaci. ■ Aumenta la pressione sanguigna. ■ Potenzia l’energia. ■ Intensifica l’attenzione. ■ Pompa sangue ai muscoli per permettere al cervello e al corpo di reagire subito alla minaccia. , “l’ormone dello Il cortisolo stress”, agisce più lentamente (in minuti) della noradrenalina (una frazione di secondo) e: ■ Stimola la produzione di glucosio per potenziare l’energia. ■ Ottimizza la capacità del cervello di sfruttare il glucosio per accelerare il pensiero. ■ Regola altri sistemi, come quelli della fame, sessualità e digestione, e sottrae loro risorse per permettere al corpo di concentrarsi sulle azioni necessarie alla sopravvivenza. Il cortisolo ci aiuta nel recupero dallo stress e a ritrovare la calma fisica e mentale. La noradrenalina e il cortisolo sono indispensabili per la sopravvivenza e hanno un ruolo chiave nella nostra reazione allo stress, ma tassi troppo alti e duraturi di uno dei due possono portare a conseguenze negative. Moderare lo stress, con delle valide strategie di gestione, tutela la salute fisica e mentale. SISTEMI GEMELLI Gli esseri umani non hanno un sistema nervoso unico ma due, complementari tra loro: il simpatico e il parasimpatico. Nel caso della reazione allo stress, il sistema che si attiva è il parasimpatico. SISTEMA NERVOSO SIMPATICO I percorsi neurali fight or flight, a reazione rapida Dilata le pupille Asciuga la bocca Apre i polmoni Accelera i battiti cardiaci Inibisce l’attività digestiva Contrae la vescica Irrigidisce i muscoli SISTEMA NERVOSO PARASIMPATICO I percorsi neurali del riposo e della digestione, a reazione lenta Contrae le pupille Stimola la salivazione Contrae le vie aeree Diminuisce i battiti cardiaci Facilita la digestione Rilassa la vescica Rilassa i muscoli Il sistema nervoso simpatico ci consente una reazione immediata a fronte di una minaccia. Tuttavia, quando è ora di riposare, mangiare, recuperare forze, sono consigliabili attività che stimolino il parasimpatico, come il rilassamento (pp. 150-151) e la meditazione (pp. 132-135). CURVA DELLO STRESS Lo stress migliora o peggiora le performance? In realtà ognuno di noi ha il suo livello ottimale. Nel 908 gli psicologi Robert Yerkes e John Dodson hanno creato la curva del livello ideale di stress, usata ancora oggi. La curva descrive l’effetto degli ormoni dello stress prodotti dall’asse ipotalamo-ipofisario-surrenale. Livelli troppo bassi di pressione non ci coinvolgono, livelli troppo alti ci agitano e deconcentrano, negli stadi intermedi siamo in uno stato di flusso [SD1], quindi attenti, concentrati e pronti a dare il meglio. ATTIVAZIONE DEL SISTEMA D’ALLARME Di fronte a una minaccia il corpo fa una valutazione delle circostanze esterne e delle risorse interne. I nostri sensi (occhi, orecchie, ecc.) percepiscono . una minaccia Il messaggio viene subito trasmesso alla parte di cervello che si chiama amigdala. L’amigdala induce subito . una reazione di paura La noradrenalina aumenta subito i battiti cardiaci e la pressione sanguigna per permetterci di affrontare . la minaccia o fuggire Il cortisolo aumenta il tasso di zucchero nel sangue e riassegna le risorse in modo da fornire al corpo l’ energia necessaria a reagire. Se la minaccia non è imminente e abbiamo tempo di riflettere, l’ippocampo ci ricorda eventuali esperienze precedenti in grado di limitare la paura e la corteccia cerebrale ci permette una valutazione sulla risposta più adeguata. rendono il corpo nelle difficoltà. I cambiamenti più efficiente neurologo americano, sulla reazione “fight or flight” Walter Bradford Cannon ”Quando scegli di vedere lo stress come un elemento utile, crei la biologia del .„ coraggio Kelly McGonigal psicologa della salute, Stanford University