STRESS DA TECNOLOGIA CAVARSELA NELL’ERA DIGITALE Siamo nell’epoca di internet e l’essere umano non è mai stato così interconnesso. L’utilizzo delle tecnologie della comunicazione h24 in ogni ambito richiede nuovi metodi di gestione dello stress. Che tu sia un retrogrado o un nerd, la tecnologia delle comunicazioni permea la tua vita e può essere fonte di stress. Come riuscire a cavarsela? Riduci il multitasking Il multitasking è un fattore di stress e i social media aumentano le probabilità di subirlo. Uno studio del 2009 della Stanford University ha rilevato che chi usa vari social media mentre svolge un altro compito ottiene punteggi ridotti ai test su memoria e concentrazione e ha difficoltà a filtrare le informazioni irrilevanti. Ignorare le distrazioni digitali è fonte di grande stress e fa perdere la concentrazione. I social media distraggono. Uno studio americano del 2010 ha installato degli spyware nei PC di alcuni studenti: nonostante sapessero di essere controllati durante il compito, hanno usato software non inerenti allo studio, tipo i social media, per il 42% del tempo. Sono distrazioni che interferiscono con la produttività e la capacità di portare a termine un compito. Fai una pausa Ridurre l’uso della tecnologia e lo stress da multitasking è possibile (pp. 64-65). Se per te passare da un social all’altro è diventata un’abitudine malsana, puoi trarre benefici da un piano a lungo termine per smettere. Nell'immediato, lo psicologo ed esperto di tecnologie Larry Rosen consiglia delle “pause tecnologiche”, cioè di spegnere i dispositivi mentre lavori e concederti delle finestre di tempo limitate per guardare i social media. Riducendo la distrazione risulterai più efficiente a lavoro. Attaccato allo Uno studio smartphone? americano del 2014 ha dimostrato che chi usa lo smartphone la sera tardi dorme peggio ed è più stressato dal lavoro il giorno seguente. Le possibili cause sono due: ■ La luce abbagliante dello schermo inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che facilita il sonno. ■ La natura invasiva e sempre attiva dei telefoni rende difficile distinguere tra il lavoro e il riposo. Il problema è a tutto. . essere sempre connesso Non riesci a staccare psicologo del lavoro, sullo stress da tecnologia Richard Balding QUANTO TI STRESSA? Il rapporto 2017 sullo stress dell’American Psychology Association afferma che l’86% degli intervistati controlla mail, messaggi e social media “costantemente” o “spesso”. Chi li controlla “costantemente” denuncia un livello di stress di 5,3 su 10, chi li controlla meno spesso di 4,4 su 10. CAOS TECNOLOGICO Il caos digitale può rendere l’uso del computer inutilmente stressante. Ecco i consigli degli esperti: ■ pulito Mantieni il desktop e ordinato, evita l’eccesso di icone. ■ da newsletter e Cancellati blog che non ti interessano. ■ gli account Elimina che usi poco. ■ Organizza i segnalibri per semplificare la navigazione. ■ Salva i documenti con criterio e cancella quelli che non servono. ■ un Scegli come pagina motore di ricerca senza pubblicità e gossip. ■ troppi “amici” Non seguire virtuali. Limita le amicizie sui social alle persone a cui tieni davvero. VENTIQUATTR'ORE 1 ora Stando a uno studio americano del 2013, 2 ore di esposizione di uno schermo alla luce bastano a sopprimere la melatonina, l’ormone del sonno, del . I risultati suggeriscono 23% di non esporsi a uno schermo oltre prima di dormire. un’ora 2 minuti Una ricerca citata dal New York Times nel 2010 ha rilevato che un utente medio visita 40 siti al giorno e guarda web 37 l’ora, cioè cambia applicazioni attività . ogni 2 minuti Uno studio olandese del 2014 ha scoperto che per i soggetti che usano spesso lo smartphone è più difficile staccare dal lavoro, aumentando il rischio di esaurimento nervoso. Lo studio ha però individuato un’eccezione: chi è abituato all’interrelazione tra lavoro e vita privata è meno stressato se può controllare il telefono: lo rassicura il fatto di non perdersi niente di essenziale. Insomma, l’uso ottimale dello smartphone ci fa sentire connessi, ma non invasi. Lo stesso vale per tutti i dispositivi: la cosa importante è tracciare dei confini, come vedremo. Serve una pausa offline? Stare sempre connessi può non essere positivo. Nel 2012 la British Psychological Society ha rilevato il fenomeno delle “vibrazioni fantasma”: i soggetti erano talmente stressati dalle interazioni social da sentire vibrare il telefono anche se non avevano ricevuto messaggi. Il ricercatore, Richard Balding, ha notato che lo smartphone potrebbe ridurre lo stress aiutandoci a gestire i flussi di lavoro, ma che la pressione di dover essere sempre in contatto con famiglia e amici in realtà può aumentarlo. Le notizie minuto per minuto possono essere particolarmente problematiche: uno studio americano del 2013 ha dimostrato che le persone esposte ai notiziari dopo l’attentato alla Maratona di Boston avevano un livello di stress maggiore di chi lo aveva vissuto in prima persona. Come suggerito nel 2016 dall’American Psychological Association, è meglio leggere quanto basta per tenersi aggiornati: seguire i notiziari può fare peggio che meglio, la priorità va data alla propria salute e stabilità emotiva. CONSIGLI PER LE FAMIGLIE I genitori si preoccupano che un uso eccessivo della tecnologia limiti lo sviluppo sociale dei figli. Uno studio inglese del 2011 ha fatto una scoperta incoraggiante e consiglia una “Dieta Comunicativa Bilanciata”: 1 Tieni traccia dell’uso che fai della tecnologia per conoscere le tue abitudini. 2 Pensa alla collocazione della tecnologia in casa. Computer nelle zone comuni invitano all’utilizzo perché non richiedono la separazione dagli altri. 3 Trovate regole condivise tra genitori e figli sugli orari online e quelli offline. 4 se Date il buon esempio: state tutto il tempo sul telefono, non potete aspettarvi che i vostri figli facciano diversamente. 5 Trovate il giusto ogni famiglia ha equilibrio: la propria zona di comfort. FIGLI ATTACCATI ALLO SCHERMO? Qualche risultato incoraggiante dallo studio inglese del 2011: Il 65% di adulti e bambini preferisce il contatto . diretto Il 43% dei ragazzi tra 10 e 18 sono disposti a fare anni qualcosa per limitare a fronte l’uso dei social del 36% degli adulti. La posta in gioco Il rapporto 2017 sullo stress dell’American Psychology Association afferma che la relazione con i social media cambia da generazione a generazione. Più si è giovani, più ci definiamo attraverso i social e ci sentiamo stressati dalle esperienze negative sugli stessi, come negli esempi descritti a destra. Più si è anziani, meno ci si preoccupa dell’impatto dei social sul nostro benessere. Se la vita online ti stressa, prova a integrarla con degli elementi significati nella vita offline (pp. 44-45). Secondo uno studio del 2011 della Cambridge University, una persona su tre si sente sopraffatta dalla tecnologia. Che tu sia giovane o vecchio, la tecnologia è un’arma a doppio taglio per quanto riguarda lo stress, ma equilibrio e moderazione sono l’approccio migliore. Fai della tecnologia , non la tua padrona. la tua schiava professoressa americana, sullo stress da lavoro Debra Nelson COME TI PERMETTI! Se ti piace socializzare su internet, conoscerai lo stress di essere attaccato da gente sgradevole. Anche tu a volte sarai stato più aggressivo di quanto non voglia ammettere. In un suo famoso studio del 2004, lo psicologo John Suler cita il fenomeno tra i sei fattori “dell’effetto disinibizione online”: 1 Anonimato dissociativo. “Ciò che faccio online non è riconducibile alla mia persona.” “Nessuno può 2 Invisibilità. vedermi o giudicarmi.” “Non accade nel 3 Asincronia. tempo reale, quindi non devo preoccuparmi del suo impatto.” 4 Introiezione solipsistica. “Non vedo queste persone, per cui posso immaginarle come voglio.” 5 Immaginazione “Non è il dissociativa. mondo reale, per cui non sto facendo male a persone reali.” 6 Minimizzazione “Nessuno dell’autorità. può fermarmi.” In alcuni casi l’aggressività online è frutto di genuina ostilità, ma ricorda che se uno sconosciuto ti attacca, non sta parlando davvero con te. Se ti senti stressato da un’offesa, ricorda che rispondendo non fai che aumentare l’aggressività e che i commenti parlano dei loro autori più di quanto non possa fare tu. OCCHIO ALLE AGGRESSIONI ONLINE è molto Essere “trollati” stressante. Un esperimento americano del 2012 ha rilevato i due fattori che influenzano l’aggressività online: spinge 1 L’anonimato all’aggressività. 2 I soggetti esposti a di commenti aggressivi altri reagiscono più aggressivamente di quelli esposti a commenti positivi. Se cerchi un sito tranquillo , controlla la sua per chattare trasparenza circa l’identità degli utenti e un campione di post precedenti: due fattori che indicano un ambiente non stressante. DETOX DIGITALE Nel rapporto 2017 sullo stress dell’American Psychology Association, ha 65% il 65% confermato che una disintossicazione favorirebbe digitale la sua salute mentale …ma solo 28% il 28% si era adoperato per farla. È dimostrato che staccare la spina ogni tanto abbassa il livello di stress: se pensi di averne bisogno vale la pena sforzarsi.