COS’ È LA BALBUZIE SECONDO L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ LA BALBUZIE È Un disordine del ritmo della parola; la persona sa cosa vuole dire ma non riesce a farlo a causa di arresti – ripetizioni – prolungamenti di un suono aventi carattere di involontarietà. Quindi : Una persona balbetta se: Ripete suoni ( b-b-b-buongiorno) Ripete sillabe ( bu-bu-bu-buongiorno) Prolunga i suoni (buuuuuongiorno) Si blocca e non riesce a dire il suono (___buongiorno) E noi aggiungiamo: E se, mentre fa queste cose, sono presenti dei segni fisici di sforzo e di tensione muscolare Quindi : Un bambino NON balbetta se: Ripete parole intere (mamma, mamma, senti) Cambia le parole (mamma io vorrei… andiamo a casa) Mette interiezioni nella frase (mamma , humm, ecco, io, mamma andiamo a casa) Ripete la sillaba 2 o 3 volte senza sforzare (bu-bu-buongiorno) Ma ricordiamoci che: Molti bambini balbettano per davvero per qualche settimana (sforzano, ripetono suoni, si bloccano….). A circa l’80 % di questi bambini il disturbo scompare spontaneamente Soprattutto se: I familiari sono informati correttamente. I familiari sanno come comportarsi con il bambino per evitargli vissuti ed emozioni negative riguardo alla sua parola. A conferma riportiamo la definizione di Balbuzie del Prof. O. Schindler: “Rallentamenti e ripetizioni nella parola accompagnati da sentimenti negativi” (vera e propria) si stabilizza e si concretizza verso i 6 anni di età ma spesso i primi segni sono molto precoci, già dai 3 anni di età. Questo tipo di balbuzie Per questo motivo l’informazione ed un corretto intervento precoce sono fondamentali per evitare il peggioramento e la cronicizzazione del disturbo. Quindi... Prima si interviene prima si può risolvere il problema! Quindi l’insegnante è (con il pediatra) il principale alleato del bambino e della sua famiglia