3.8 Deglutologia

3.8.1 Fisiologia della deglutizione

La deglutizione consiste nella coordinazione dei muscoli e delle articolazioni finalizzatat a una progressione del bolo alimentare, solido o liquido, dalla bocca verso lo stomaco. Attualmente la deglutizione viene suddivisa in quattro fasi: 1) la preparazione orale, 2) lo stadio orale, 3) lo stadio faringeo e 4) lo stadio esofageo.

1) Preparazione orale. Implica la coordinazione della chiusura delle labbra, il movimento laterale e rotatorio della mandibola, il tono buccale e faciale, i movimenti laterali e rotatori della lingua e la protrusione anteriore del palato molle così da allargare la via nasale e restringere l’ingresso orofaringeo, riducendo così la possibilità di caduta prematura di cibo in faringe. Lo scopo della preparazione orale è di trasformare il cibo ad una consistenza appropriata alla deglutizione mescolandolo con la saliva. Delle differenti azioni muscolari caratteristiche di una normale preparazione orale, il movimento laterale e rotatorio della lingua è il più critico per il controllo del bolo che viene posizionato sulle superfici superiori dei denti, mescolato con la saliva e riposizionato sui denti. L’azione linguale necessaria per assemblare il bolo implica un controllo neuromuscolare estremamente fine. Nella fase orale preparatoria della deglutizione i nervi cranici V, VII, X e XII sono attivati per la chiusura delle labbra (V), per il tono faciale in particolare delle guance (VII), per il movimento laterale e rotatorio della mandibola (V e VII) e movimenti laterali e rotatori della lingua (XII).

2) Stadio orale. Lo stadio orale inizia quando la lingua si muove in alto ed indietro mettendosi in contatto con il palato con un’azione sequenziale di schiacciamento e di rotolamento, spingendo il bolo posteriormente verso il faringe. L’azione della lingua non si esaurisce solo nella raccolta del bolo e nella sua spinta verso il faringe, ma apparentemente gioca anche un ruolo proprio nell’elicitazione della deglutizione faringea. I recettori della base linguale veicolano l’informazione al centro della deglutizione nella formazione reticolare del tronco cerebrale attraverso il IX e X paio di nervi cranici.

3) Stadio faringeo. I componenti neuromuscolari della deglutizione faringea sono rappresentati (a) dalla chiusura velofaringea, per prevenire il passaggio dei cibi solidi o liquidi nel naso; (b) dalla chiusura laringea per prevenire la penetrazione di materiale in laringe; (c) dalla peristalsi faringea, per ripulire la faringe attraverso un’onda contrattile che agevola la propulsione del bolo; (d) dall’elevazione laringea e dall’apertura della regione cricofaringea. Quest’ultima è una valvola muscolare, composta dal muscolo cricofaringeo, dalle fibre inferiori del costrittore faringeo inferiore e dalle fibre superiori del costrittore esofageo, nonché dalla cartilagine cricoidea cui si attaccano i muscoli.

La peristalsi faringea è una contrazione muscolare dall’alto in basso che comincia a livello naso faringeo (costrittore faringeo superiore) e progredisce fino all’ipofaringe (costrittore inferiore).

I nervi cranici coinvolti nella deglutizione faringea sono il IX il X e l’XI.

4) Stadio esofageo. Lo stadio esofageo della deglutizione è sotto controllo nervoso involontario. È caratterizzato da un’onda peristaltica che percorre l’esofago dall’alto in basso. Alla base dell’esofago lo sfintere esofageo inferiore è una valvola muscolare circolare che si apre per consentire il passaggio del bolo, ma è altrimenti chiusa per prevenire il reflusso gastroesofageo.