L’utilizzo del in ambito penitenziario italiano: il progetto “Oltre il muro” Social Skill Training L'applicazione del Social Skill Training all'interno del contesto penitenziario italiano costituisce una risposta mirata alle difficoltà relazionali e comportamentali che caratterizzano molti detenuti. Dal 2009, grazie alla collaborazione tra la Casa Circondariale di Vercelli e la Società Italiana di Sessuologia Clinica e Psicopatologia Sessuale, è stato avviato il progetto “Oltre il muro”. Questo programma, sotto la coordinazione del Prof. Carlo Rosso e della Dott.ssa Maura Garombo, ha come obiettivo principale il miglioramento delle competenze sociali e relazionali dei detenuti, in particolare quelli ospitati nella sezione speciale dei . “Sex Offender” In un contesto così complesso e spesso isolante come quello carcerario, è essenziale proporre interventi che promuovano lo sviluppo di abilità sociali, fondamentali per il reinserimento sociale e la gestione efficace dei rapporti interpersonali. Il progetto “Oltre il muro” rappresenta un esempio significativo di come il SST possa essere impiegato per affrontare le problematiche emotive e comportamentali dei detenuti, supportando la comprensione e la modifica dei loro comportamenti e migliorando le capacità di interazione sociale. Ciò è particolarmente cruciale per prevenire la recidiva e facilitare un reinserimento positivo nella società. Il programma, attualmente ancora in corso, è strutturato per rispondere alle specifiche esigenze della sezione ", con particolare attenzione alla dimensione affettiva e sessuale, cercando di contribuire alla rieducazione dei detenuti, sostenendo il loro percorso di reintegrazione attraverso interventi mirati e personalizzati che favoriscano un cambiamento duraturo nel loro comportamento e nelle loro relazioni. "Sex Offender Gli obiettivi del progetto "Oltre il muro" si sviluppano attraverso un approccio integrato che mira a supportare i detenuti nella loro rieducazione e nel loro reinserimento sociale. Il primo obiettivo fondamentale riguarda l'educazione alla sessualità consapevole, che si propone di offrire ai partecipanti una comprensione più profonda della sessualità e delle relazioni affettive. Si punta a sensibilizzare i detenuti sugli aspetti psicologici, sociali e comportamentali che caratterizzano le relazioni intime, per aiutarli a sviluppare un atteggiamento rispettoso e responsabile nei confronti della sessualità. Un altro obiettivo rilevante è la prevenzione dei comportamenti disfunzionali, con l'intento di ridurre il rischio di recidive, spesso legate a difficoltà nella gestione delle emozioni e delle relazioni interpersonali. In questo senso, il progetto si concentra sulla capacità dei detenuti di riconoscere i propri impulsi e di intervenire su di essi prima che sfocino in comportamenti problematici, mirando così a evitare il riproporsi di cicli disfunzionali. Il progetto si propone inoltre di favorire il riconoscimento e la gestione delle emozioni. Aiutare i detenuti a identificare le proprie emozioni, a comprenderle e a sviluppare strategie costruttive per affrontarle è un passo fondamentale per migliorare la loro stabilità emotiva e ridurre i conflitti interpersonali. Imparare a gestire le emozioni in modo efficace è essenziale per un adattamento positivo sia all'interno che all'esterno dell'ambiente carcerario. Infine, uno degli obiettivi principali del progetto è la promozione del reinserimento sociale. Il programma offre ai detenuti gli strumenti necessari per sviluppare competenze sociali e comunicative, che sono cruciali per un reinserimento armonioso nella società una volta che avranno scontato la loro pena. L'acquisizione di tali competenze non solo migliora la qualità delle loro interazioni quotidiane, ma contribuisce anche a ridurre il rischio di isolamento e marginalizzazione, favorendo un reinserimento più sereno e positivo nella vita sociale e lavorativa. Il progetto "Oltre il muro" è organizzato in diverse aree di intervento, ciascuna mirata a sviluppare competenze specifiche e a favorire il reinserimento dei detenuti nella società. I gruppi del progetto sono strutturati in modo che ciascuno sia propedeutico a quello successivo, creando un percorso graduale e mirato.