Criticità e punti di forza L’attività di proposta in questo manuale si configura come uno strumento efficace e versatile per il miglioramento delle competenze sociali dei detenuti. Tuttavia, è importante tenere in considerazione sia i punti di forza che le possibili criticità di questo approccio. Social Skill Training Tra le principali difficoltà, vi è la continuità e stabilità dell’intervento. In Italia, garantire una continuità stabile per il SST rappresenta un ostacolo significativo. Sebbene anche cicli isolati possano risultare utili nell’apprendimento di alcune abilità, la stabilità dell'intervento è essenziale per ottenere risultati duraturi e concreti. Un altro problema riguarda la formazione e la motivazione dei partecipanti: nei gruppi, spesso si trovano detenuti con abilità sociali limitate o scarsamente motivati, il che può rendere difficile il lavoro di gruppo. È fondamentale considerare la possibilità di creare gruppi omogenei, in particolare con soggetti più vulnerabili, per facilitare un apprendimento mirato. La bassa partecipazione, le frequenti assenze o la mancanza di motivazione richiedono strategie attive da parte degli operatori per coinvolgere i partecipanti. Inoltre, le barriere culturali e linguistiche possono ostacolare la comunicazione e l’apprendimento, e quando queste difficoltà non sono superabili, il lavoro di gruppo potrebbe essere compromesso, rendendo necessario un adattamento o la sospensione dell’attività. Infine, le risorse limitate rappresentano un problema significativo, soprattutto in Italia, dove l'allocazione di fondi per interventi rivolti a popolazioni stigmatizzate, come gli autori di reati sessuali, è spesso insufficiente, limitando la diffusione e l’efficacia del SST. Nonostante queste difficoltà, il SST presenta numerosi punti di forza. In primo luogo, è un’attività a basso costo, poiché richiede poche risorse materiali, come una stanza, sedie e cartelloni, e solo due operatori per un numero significativo di partecipanti, rendendolo economicamente sostenibile. Inoltre, la possibilità di valutare le abilità sociali prima, durante e dopo il ciclo di lavoro consente una valutazione concreta dell’efficacia dell’intervento e un confronto con i risultati di altri contesti internazionali. Un altro aspetto positivo è che l’acquisizione di competenze sociali ha dimostrato di ridurre significativamente i tassi di recidiva, confermando l’importanza di includere il SST nei percorsi di riabilitazione. Questa tipologia di lavoro risulta essere anche molto flessibile, in quanto può essere adattato a diverse realtà e tipologie di partecipanti (giovani, adulti, italiani, stranieri), favorendo l’integrazione e la socializzazione. Questa adattabilità è particolarmente utile nelle carceri italiane, dove il SST può contribuire a migliorare il clima interno, ridurre le tensioni e creare reti di supporto che risultano preziose anche post-detenzione. La facilità di apprendimento per gli operatori è un altro vantaggio: il SST non richiede una lunga formazione per psicologi o operatori coinvolti, rendendolo facilmente implementabile dopo brevi corsi di formazione. Infine, i benefici sono sia intramurari che a lungo termine: la socializzazione in spazi sicuri migliora il clima interno della sezione detentiva e le relazioni tra i detenuti, mentre l’applicazione delle abilità apprese nella vita quotidiana del carcere prepara i partecipanti a un reinserimento sociale più efficace. La decisione di scrivere questo manuale nasce dall’esperienza diretta nel lavoro con i detenuti e dalla consapevolezza che il SST non è solo uno strumento per migliorare le competenze sociali, ma un mezzo per fornire ai partecipanti risorse preziose al di là del reato. L’obiettivo è promuovere lo sviluppo personale, migliorare la qualità della vita e costruire un ponte verso il reinserimento sociale, in linea con i principi di prevenzione, riabilitazione e giustizia riparativa. Il progetto “Oltre il muro” ha visto un continuo evolversi del nostro lavoro, e oggi la struttura del programma risulta efficace nel favorire un primo approccio al lavoro di gruppo, alleggerire le tensioni e offrire la possibilità di familiarizzare con il metodo, prima di intraprendere il percorso di trattamento vero e proprio. Questo manuale si propone come guida pratica per gli operatori, fornendo strategie concrete e adattabili alle esigenze specifiche dei detenuti.