Scheda 3: ESPRIMERE SENTIMENTI SPIACEVOLI DESCRIZIONE e FINALITÀ: La capacità di provare a esprimere il sentimento negativo (rabbia, tristezza, paura, disgusto, frustrazione, delusione, invidia) senza aggredire o insultare il proprio interlocutore quando si parla di sentimenti spiacevoli. L’utilità di questa abilità sociale è data dal fatto che, spesso, non esprimere determinate sensazioni può portare il soggetto a sviluppare una forte sofferenza sia fisica che psichica. In un ambiente come quello della detenzione possono crearsi situazioni scomode frutto della forzata convivenza e l’unico modo per evitare litigi e incomprensioni; esprimere in modo costruttivo sentimenti spiacevoli può aiutare anche a chiarire fraintendimenti. I PASSI: Guardare l’altra persona e parlare in modo calmo e fermo. Spiegare esattamente cosa ti ha turbato di quello che l’altra persona ha detto. Spiegare all’altro come ti sei sentito. Suggerire un modo per evitare che la situazione si ripeti in futuro. ESEMPI DI SIMULAZIONE: 1) Esprimere la propria irritazione a un amico perché è arrivato in ritardo a un appuntamento senza avvertirci. A: “Potevi avvisarmi che saresti arrivato con un’ora di ritardo” B: “Non ci ho proprio pensato” A: “Ma mi sono sentito uno stupido ad aspettarti per un’ora al freddo” B: “Hai proprio ragione, potevo almeno avvisarti, scusami” 2) Mostrare al proprio compagno di cella la sensazione di fastidio che ci sta facendo provare lasciando la cella sporca e in disordine da giorni. A: “Ma B hai lasciato tutto questo disastro nella cella, è tutto da pulire e riordinare!” B: “Ci sono giusto due cose in giro, quando avrò voglia pulirò!” A: “Ma ti sembra giusto lasciare la cella così visto che dobbiamo viverci in due e a me non va di vivere in un porcile simile?” B: “Appena potrò metterò ordine” A: “Hai compreso il mio punto di vista, mi infastidisce vivere in questo caos!” B: “Hai ragione scusami molto, in effetti in questa cella ci dobbiamo vivere in due, pulisco subito” 3) Manifestare il sentimento della delusione ad un amico che ha disdetto un appuntamento all’ultimo per l’ennesima volta. A: “Perché non sei venuto con me a quella festa Giovedì?” B: “Avevo un altro impegno” A: “Ci sono rimasto molto male” B: “Scusami non è affatto stato volontario ma ho avuto un’urgenza familiare” A: “Ok allora capisco!” B: “Scusami davvero, sai che mi diverto molto con te, ci sono altre feste a cui possiamo andare?” A: “Certamente, andiamo la prossima settimana!” 4) Simulare la situazione in cui un nostro confidente ha raccontato un nostro fatto privato ad altri e la cosa ci ha provocato molta tristezza perché ci si è sentiti traditi. A: “Mi è davvero dispiaciuto che tu abbia raccontato quel mio segreto a qualcun altro!” B: “Ti chiedo ancora scusa, è una persona cara per me so che non lo dirà a nessuno!” A: “Ma io te lo avevo raccontato in confidenza, perché di te mi fidavo. Mi sono sentito tradito!” B: “Lo so, hai ragione e sono mortificato” A: “Mi auguro che non si ripeta più in seguito; magari la prossima volta stai più attento a custodire i segreti e io starò più attento a raccontarli”.