Dalla teoria alla pratica I principi dell’apprendimento sociale rappresentano il fondamento del processo altamente strutturato su cui si basa il Questo intervento prevede un lavoro di gruppo portato avanti da due conduttori e un osservatore e articolato in numerosi incontri tematici dedicati all’acquisizione e al perfezionamento di abilità sociali. Le abilità apprese vengono interpretate e adattate dai partecipanti in base alle loro modalità relazionali. Idealmente, il gruppo è composto da 4 a 10 partecipanti, selezionati in base al livello di compromissione funzionale (ad esempio, la gravità dei sintomi o il grado di autonomia nella vita quotidiana). Gli incontri si svolgono una volta a settimana, con una durata di circa un’ora e mezza o due ore ciascuno. Le sessioni prevedono l’utilizzo di tecniche pratiche come il role-playing, a cui partecipano anche le figure professionali che gestiscono il training. È fondamentale mantenere orari e luogo degli incontri stabili, poiché cambiamenti frequenti potrebbero generare stress o disorientamento nei partecipanti. Il gruppo, infatti, viene strutturato per creare un ambiente rassicurante, in grado di offrire continuità e un senso di contenimento. Questi elementi facilitano la partecipazione attiva e l’apprendimento. La metodologia è focalizzata sull’ascolto attivo e sulle esercitazioni pratiche, seguendo un approccio strutturato che si sviluppa in più momenti (Falloon, 1993). Ogni incontro comprende: Social Skills Training. la spiegazione dell’importanza delle abilità sociali la valutazione delle abilità già presenti nei partecipanti l’analisi delle componenti di ciascuna abilità le esercitazioni pratiche In particolare, un tipico incontro di i articola nelle seguenti fasi: Social Skills Training s Stabilire valide motivazioni per l’apprendimento dell’abilità sociale in questione; Identificare le componenti specifiche che costituiscono l’abilità; Dimostrare l’abilità attraverso il modeling nei giochi di ruolo e discussione con i partecipanti; Coinvolgere i pazienti nel gioco di ruolo; Fornire un feedback positivo ed eventualmente correttivo; Proporre un secondo gioco di ruolo, replicando la situazione iniziale; Fornire un ulteriore feedback; Assegnare dei compiti per casa per consolidare l’abilità appresa durante l’incontro (Bellack et al., 2013).