Capitolo 18
Traiettoria, Tempo, Talenti/Trappole

A

 questo punto, hai il tuo Perché, con P maiuscola, hai il tuo obiettivo ben posto, intelligente. Cosa devi fare? Devi fare. Punto. Sì, ma cosa? Beh, hai il motivo per il quale costruire il tuo ponte (il tuo Perché), hai deciso dove puntare il tuo ponte, su quale sponda vuoi arrivare, su quale sponda vuoi che ti porti il tuo ponte, giusto? In quanto tempo ecc ecc. (Hai deciso di fare il cardiochirurgo perché (tuo perché), entro X anni. Ottimo Adesso che sai dove puntare il ponte, devi capire come costruirlo. Devi capire cosa e quando fare. Che traiettoria devi fare per arrivare alla laurea? Quanto tempo ci vorrà? Se l’obiettivo è laurearti, la traiettoria può essere relativamente semplice. Passare X esami uno dopo l’altro. Come avrai capito, avendo posto il tuo obiettivo in modo corretto, molte di queste informazioni ce le hai. Magari non le avevi quando hai iniziato a porti il problema dell’obiettivo, ma ti servivano e spero che te le sia andate a trovare (esempio, numero di esami, date degli esami, date delle lezioni, professori da contattare in caso di bisogno, orari di ricevimento, libri di testo da comprare ecc). Tutto quello che è la pianificazione dei lavori per il tuo ponte. Puoi vedere gli esami come i pilastri da costruire, ognuno con le sue regole ed esigenze, libri, esercizi ecc. Qualche capitolo fa ti ho dato un MINI MINI metodo di studio, sempre basato sul metodo PONTE, semplicemente utilizzando Tempo e Traiettoria. Trovi un metodo di studio che ti facilita il lavoro, e lo segui. Poi T di Tempo: ti serve ritmo, costanza, perseveranza. non puoi pensare di raggiungere grandi traguardi da un giorno all’altro. Tempo e ritmo. Meglio mezz’ora a piedi tutti i giorni piuttosto che otto ore di corsa nel fine settimana. Migliori di più, coltivi un’abitudine e non ti fai male con mezz’ora al giorno. Se vai a correre e non sei allenato, ed esageri, rischi di rimanere con le gambe doloranti per giorni. Non ha senso. Non si tratta di “andare piano” piuttosto che andare veloci”. Si tratta di andare nel modo giusto, e il modo giusto non è rimanere fermi tutta la settimana e fare le corse la domenica. Il modo giusto è fare ogni giorno qualcosa. Quanto? Dipende da quanto vuoi correre e dalla tua situazione di oggi. Devi essere realistico, e devi prendere l’abitudine di correre. L’obiettivo NON è correre, l’obiettivo è diventare un corridore. C’è una sottile enorme differenza. Sono un corridore se tutti i giorni mi infilo i calzoncini e vado mezz’ora a correre, o se lo faccio una volta ogni tanto? Io sono stato entrambe le cose, per necessità, per scarso interesse nella corsa, e indubbiamente è più producente la mezz’ora giornaliera, che poi aumenta regolarmente, sia come tempo, sia come intensità. Ci vuole tempo per trasformare una nuova azione in un’abitudine (vedi più giù SANE ABITUDINI). Se non hai mai studiato ai ritmi di un universitario (normale quando sei matricola) devi semplicemente prendere questa nuova abitudine. Devi diventare uno studente (modello) universitario, quello che va alle lezioni, prende appunti, studia e di conseguenza passa gli esami. 


Ci vuole il tempo necessario per ogni cosa, e un percorso, una traiettoria per raggiungere l’Obiettivo che ci diamo, per evitare di girare a tondo o andare nella direzione sbagliata. Fin qui è chiaro. Ora bisogna fare poi attenzione alle trappole (procrastinazione, scarso focus, distrazioni di mille generi, poca disciplina ecc). Molto spesso le trappole sono i nostri stessi talenti, se ci “approfittiamo di loro” pensando che non serva impegnarci. Sì, perché "un talento senza azioni per coltivarlo e svilupparlo è come una Ferrari chiusa in garage, coperta e senza benzina. " (Coach Claudio) Coltivare invece il nostro talento è una delle cose migliori che possiamo fare, per farlo crescere, evolvere, sviluppare. Il talento è la nostra Ferrari, è l’auto che ci può permettere di andare veloci e facilmente. Il lavoro e l’impegno che ci metteremo nell’imparare come guidare al meglio la nostra Ferrari sarà cosa farà uscire la nostra Ferrari dal Garage e ci farà correre veloci verso i nostri obiettivi. Vedremo più avanti su quali talenti puntare e come distinguerli, anche come trovarli se crediamo ancora di non averne. Ora solo un breve accenno alle trappole: le trappole sono ostacoli che non vediamo. La distinzione fra Trappola e Ostacolo è molto piccola, io ho deciso di separarli semplicemente perché alcuni tipi di ostacoli sono veramente difficili da riconoscere, e quindi possono non solo farci inciampare, possono proprio portarci fuori strada senza che ce ne accorgiamo. Un conto è un sasso che mi blocca il cammino. Lo vedo, ci posso inciampare, poi mi rialzo e posso toglierlo dalla strada, per non trovarmelo tra i piedi la prossima volta. Altra storia è una trappola, un buco nascosto da rami e foglie. Ci metto il piede sopra e in un attimo mi trovo in una fossa dalla quale è molto difficile uscire.