Capitolo 19
TRAPPOLE

Credenze

FORD 


"Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione. "


Cosa significa esattamente? Che se credi di riuscire, se sei fermamente convinto convinta di farcela, troverai il modo per raggiungere il tuo obiettivo. Se tu invece crederai di non farcela, riuscirai sempre a dimostrare a te stesso a te stessa di avere ragione, e non ce la farai. Se per caso dovesse capitare (non capita) che tu riesca, sarai subito pronto, pronta ad attribuire questo successo alla fortuna, al caso, a chiunque al di fuori di te stessa o te stesso. Perché? Perché la voglia innata di avere ragione è più forte della voglia di riuscire, di qualsiasi cosa stiamo parlando... purtroppo. Adesso vediamo come funzionano queste credenze, come si formano e come possiamo riconoscerle e modificare quelle che ci ostacolano.

Chi ti credi di essere?

Intanto iniziamo con una domanda: chi ti credi di essere? Sembra quasi una minaccia, vero? Invece è una domanda importantissima a cui rispondere. E l’unica persona che ha diritto di sapere la risposta sei tu, sempre. È una di quelle domande a cui crediamo di saper rispondere senz’ombra di dubbio, ma basta metterci carta e penna a fissare il foglio vuoto, per renderci conto che manca qualcosa. Non è così semplice rispondere a questa domanda. Innanzitutto, posta così, mette un po’ sulla difensiva perché è effettivamente forte, con quel “ti” quasi a puntarci il dito accusatore contro, nel “chi TI credi di essere!”. L’ho messo lì apposta. Ti dico ora che non dovresti sentirti assolutamente accusata accusato di niente. È una semplice ma profonda domanda. Quindi, carta e penna, il mio consiglio è di iniziare a rispondere. Poco importa se la risposta ti sembra inconcludente, magari concentrata solo su alcuni tuoi aspetti, su alcune tue caratteristiche. Puoi sempre modificarla in seguito, soprattutto se ora non hai abbastanza autostima. Perché dovresti rispondere ora? dovresti rispondere e segnare data, ora, luogo in cui sei e la tua firma. Perché rifaremo questo esercizio alla fine del libro, e potrai confrontare le due risposte. Non credere di poter ricordare come ti senti ora. Anche se così fosse, non avresti la prova scritta del tuo cambiamento. Non sarebbe così buono l’effetto che ne trarresti. 

Quindi, cerca un foglio e una penna. Non pc. Meglio carta e penna. Ho già spiegato nel capitolo OBIETTIVI il perché serve (è meglio/funziona meglio) scrivere con carta e penna. (Se non ricordi non preoccuparti, torna pure a rileggerlo). Scrivi tutto quello che ti passa per la mente. Puoi scrivere da dove arrivi, dove stai andando, dove vuoi andare. Cosa credi di saper fare, di non saper fare. Chi vuoi diventare. Non fa parte di chi ti credi di essere? Certo che sì. Mi raccomando, fallo ora prima di leggere il seguito. Ok, ti ho convinto? Affare fatto