Capitolo 25
Rinforziamo il PONTE

Qualche trucco per fare la differenza

Ecco i passi principali del mio metodo PONTE P come “Perché”, “Par- tenza”, Pazienza. Dopo il Perché c’è la partenza. “chi parte è a metà dell’opera”. la prima azione, il primo passo. Poi bisogna avere la pazienza di aspettare, perseverare e continuare fino alla fine. Adesso ti scrivo altri semplici strumenti che ti possono aiutare, se applicati, ad avere risultati straordinari, ovunque tu decida di applicarli.

Partenza

Si dice “chi parte è a metà dell’opera”. Sì, la partenza è sempre la parte più difficile. Se pensiamo a un razzo che andrà in orbita, il più gran dispendio di energia gli serve proprio per alzarsi i primi metri da terra. Se vogliamo correre una maratona lo scoglio più grande è iniziare a correre i primi chilometri, quando le gambe fanno male già dopo i primi dieci o quindici minuti. Poi a mano a man che ci si allena, tutto diventa più semplice. Ti sarà capitato di dover studiare di più il primo anno alle medie, poi il primo alle superiori e così via. Sarà così al primo colloquio di lavoro, al primo lavoro e ogni volta che iniziamo qualcosa di nuovo. Partire è fondamentale. È la prima azione. E senza azione non si realizza niente, non si costruiscono ponti, carriere, skills, niente di niente. Se vogliamo imparare una lingua straniera, un linguaggio di programmazione, uno sport. Qualsiasi cosa. Chiediamoci perché, capiamo che ponte vogliamo costruire, su che sponda vogliamo arrivare e poi partiamo. Carlo IV posò la prima pietra del ponte che ha preso il suo nome alle 5.31 del 9 luglio 1357 (se hai saltato il racconto a inizio libro ti starai chiedendo, “ma che cosa ci interessa l’ora?”... te lo spiego dopo, adesso rimani con me sulla prima pietra). Qual era il suo perché? Perché costruire un ponte? Semplice: unire la città vecchia a Mala Strana, dall’altra parte del fiume. Nessuno (almeno, non molti) inizierebbe a fare sport per avere dolori muscolari, acido lattico nei muscoli, fatica, spossatezza. Molti iniziano invece perché vedono la sponda: stare meglio fisicamente, togliere quei pesanti e fastidiosi antiestetici chili di troppo, sentirsi meglio, dormire meglio, sentirsi più energici ecc. ecc. Vedono la sponda dove vogliono arrivare, chi vogliono diventare, e costruiscono il proprio ponte, mattone dopo mattone, chilometro dopo chilometro, allenamento dopo allenamento partendo dal primo passo, dal primo mattone, dalla prima pagina del libro. Quindi, se stai tardando a partire, ripensa al tuo perché e troverai la motivazione per il primo passo.