Bastone o carota soprattutto per noi
Ci sono due stimoli che spingono le persone a cambiare, fare, comprare, lavorare. In una parola: ad AGIRE. Queste due cose, chiamiamole pure stimoli, sono molto diversi tra loro. Uno è il piacere, l’altro è il dolore. Il piacere ci attira verso di lui, il dolore ci fa fuggire lontano. I comportamenti umani, in sintesi, si possono dividere in “verso il piacere” e “via dal dolore”. Tu come ti senti? più attratto/a dal piacere, dalla ricompensa per un buon lavoro, o più spinta/o dalla fuga dal dolore?
Capire come ragioniamo ci aiuta ad anticipare i nostri comportamenti e sfruttare questa nostra caratteristica a nostro vantaggio. Come? Esempio banale: “devo studiare” ma mi tenta andare in discoteca. Obiettivo: studiare, non farsi attrarre dall’ennesima serata in discoteca. Bastone: penso che rischio di non passare l’esame, deludere i propri genitori, perdere tempo, laurearsi più tardi, perdere soldi (ogni mese di ritardo a laurearti sarà un mese meno di stipendio) e via di qui. Usa la fantasia e vedi tutto quello che sarà il dolore che causerai non studiando. Carota: potrai passare l’esame, sentirti soddisfatto, laurearti più velocemente, fare passi veloci verso il futuro che vuoi costruire, avrai più tempo per gratificarti e celebrare in discoteca dopo l’esame ecc ecc. Quando siamo noi a decidere bastone o carota per noi stessi, è semplice. Dobbiamo solo fare attenzione, come sempre, a non esagerare: una volta che abbiamo ripreso a studiare non dobbiamo continuamente stressarci pensando che se non continuiamo allora rischiamo di cadere nel dolore. Quindi usiamo dolore o piacere per metterci in azione e poi ci concentriamo sul fare.
Ottimo. Si complica il discorso però se siamo noi a dover decidere per bastoni o carote di altri, per esempio con i nostri figli, i nostri compagni di studio, i nostri studenti o i nostri dipendenti. Qui dobbiamo fare attenzione a non usarli al contrario. Statisticamente sono molto di più le persone che reagiscono ai bastoni, via dal dolore, piuttosto di quelli che invece hanno bisogno di andare verso il piacere, quindi carote. Qualcuno ha provato a contabilizzare queste differenze in 90% via dal dolore e 10% verso il piacere. Non ricordo e sono pigro per andare a verificare chi e quando, comunque una forte maggioranza fugge dal dolore. Il punto è che alla lunga il dolore non piace a nessuno, però se il bastone non funziona, non è molto producente prenderne uno più grosso. Cosa ne dici? Un buon mix di bastoni e carote? A me hanno dato sempre più bastoni, infatti ho deciso anche per questo motivo di mettermi in proprio, perché mi è sempre venuta voglia di fermarmi, prendere il bastone che stavano usando per spingermi, per motivarmi, e romperlo sulla testa del manager di turno. Lo so, sono un po’ esagerato a volte. Prendila come licenza poetica per colorire un po’ il discorso e non farti annoiare. Comunque per evitare di far danni, ho trovato la mia piantagione di carote, e tanti saluti. Certo, avrò il problema quando avrò – spero a breve – dei collaboratori, ma credo che lo risolverò semplicemente chiedendo. Chi va avanti a carote è il ben venuto.
Chi ha bisogno di bastoni... due chance: o si bastona da solo, o non può lavorare con me, semplicemente perché posso bastonare, si impara tutto, ma non mi fa sentire bene. Quindi, questo è il mio pensiero. Insalate di carote a go-go (a iosa) e pedalare, cioè lavorare per raggiungere i propri obiettivi e quello comune. E non vuol dire assolutamente avere meno grinta. Perché il bastone più grande, al quale non vogliamo tornare, è proprio un lavoro in cui ci siano più bastonate che carote. In che proporzione vanno bene le bastonate? Quante ne tolleri tu. Se ti aiutano, bene, se non ti aiutano, male. Io mi sono trovato poche volte in cui le bastonate mi hanno aiutato. Quindi comunque so che funzionano. Ma per come sono io mi hanno fatto venire una rabbia contro i bastonatori che comunque non hanno avuto risultati “ecologici”, cioè senza effetti collaterali. Perché, secondo me, la rabbia non è un effetto collaterale trascurabile. Comunque sia, capisci se ti spingono i bastoni e le carote e automotivati di conseguenza. Non c’è niente di meglio che un collaboratore, un collega un compagno che si motiva da solo. È uno stimolo per tutti gli altri, un esempio da seguire. Sii l’esempio che vuoi avere. Non aspettare che qualcuno ti motivi.