Capitolo 8
Credere in te stesso

Col mio aiuto, applicando il metodo PONTE potrai prendere il controllo della tua vita, il controllo del tuo futuro evitando sabotaggi esterni e interni, usando ognuno dei tuoi 1440 mattoni giornalieri al meglio. E tranquillo, ci sarà tempo per rilassarsi, riposarsi divertirsi. Ti aiuterò a trovare il tuo obiettivo, pianificare il tuo futuro e costruirtelo mattone dopo mattone. Costruire il ponte che ti porterà a diventare la persona che vuoi diventare e a goderti il viaggio. Non dovrai arrivare in fondo al ponte per sentirti realizzato. Quello sarà il raggiungimento dell’obiettivo principale, ma il vero segreto è quello di godersi il viaggio, cioè godersi la costruzione del tuo ponte.

Chi vince e chi perde

Cosa devi fare per vincere? Cosa fanno i perdenti? (Chi ammucchia i propri mattoni senza senso, se li fa rubare o li mette dove dicono gli altri senza riflettere).

Durante la lettura di questo libro ti farai molte domande, che probabilmente non ti sei ancora posto e capirai dinamiche e schemi del tuo pensiero che usi e che non hai mai analizzato così da vicino. In sintesi: cosa devi fare per vincere? Metterti in gioco, essere pronta/pronto a cambiare modi di fare, modo di pensare, a non dare per scontato quasi niente e soprattutto prenderti la responsabilità delle tue azioni e dei tuoi risultati. Devi decidere di giocare per vincere. Questo è il primo passo. Prendere la decisione giusta. Poi fare. Chi non riuscirà a cambiare niente con questo libro? Chi non lo leggerà (sembra strano ma il 90% dei libri comprati NON vengono letti), chi lo leggerà in modo superficiale, chi a ogni ragionamento diverso dai suoi inizierà a dire “sono le solite cose”, le solite stupidaggini motivazionali, sì ma io... sì ma per me... Chi si aspetta sempre che gli altri facciano qualcosa per lui/lei. Chi crede nel destino già scritto e di non aver nessuna possibilità di influenzarlo. Inoltre, non avrà risultati chi decide di NON prendersi la responsabilità della propria situazione. In sintesi, non cambierà niente nella tua vita se deciderai di giocare in difesa, di giocare per non perdere o di non giocare affatto. Devi per forza giocare? Giocare a costruirti il futuro dei tuoi sogni? Dimmelo tu. Se anche sei sicura o sicuro di non aver bisogno di tutto questo (strano se stai leggendo, ma potrebbe anche essere) puoi decidere di imparare queste cose e aiutare altri che ne hanno bisogno, aiutarli non solo a conoscerle ma anche ad applicarle. Altrimenti potresti leggere per avere la conferma che stai facendo tutto bene, nel modo migliore, più veloce ed “ecologico”13 possibile per raggiungere i tuoi sogni. Ne vale comunque la pena (ma io, lo sai, sono di parte in questo). Troppe volte sento persone della mia età dire che non gli piace il proprio lavoro. Ma, dico, chi ti ha obbligato? Chi ti obbliga tutti questi anni a fare un lavoro che non ti piace? Ma c’è la crisi tu non capisci! No, c’è la crisi, sì, ma la tua crisi la stai creando da solo regalando tutte queste ore tutti i giorni a un lavoro che non ti piace. Ti stai inaridendo giorno per giorno e fai un danno enorme alla società. Sì, ti guadagni da vivere per te e la tua famiglia? Poco rispetto al danno che fai a tutte le persone che ti incontrano svogliato sul lavoro. I colleghi, i clienti, i fornitori, il capo. Hai il dovere morale di trovarti un lavoro che ti soddisfi. Altrimenti oltre a inaridirti, inaridisci anche gli altri. Lo fai per i tuoi figli? Bella scusa. Cosa gli stai insegnando? Di accettare il primo lavoro che capita, farlo solo per guadagnarsi da vivere, e accettare di essere infelice otto ore al giorno per il resto della propria vita. Questo stai insegnando. Altra cosa è fare un lavoro che non ti piace per portare a casa da mangiare, e nel mentre cercare e non smettere di cercare qualcosa di meglio. Così insegni il sacrificio e la voglia di migliorarsi. Questo è un aiuto per i tuoi figli. Non portargli “il pane a casa” e portargli un genitore scontento, svogliato, demotivato per non dire peggio. Se ti sei offesa/o… basta scuse, basta dare la responsabilità agli altri. Cambia.