6.1 Gli intermezzi
Nei banchetti delle corti rinascimentali era consuetudine intervallare l’arrivo delle numerose portate con brevi allegorie danzate, cantate o recitate, dette entremés in Spagna e entremets in Francia. Nei ricevimenti più sfarzosi ciascuna portata era preceduta da un’azione scenica, quasi sempre a tema mitologico, con allusione alle pietanze che stavano per essere servite. Per esempio, il pesce poteva essere introdotto da danzatori che rappresentavano dei Tritoni. Ma spesso gli invitati erano intrattenuti da vere e proprie rappresentazioni teatrali accompagnate da canti e danze di carattere mitologico e bucolico. Secondo alcuni da queste rappresentazioni sarebbe nato il dramma pastorale: l’Orfeo di Poliziano, per esempio, sarebbe stato messo in scena per la prima volta durante il banchetto offerto a Mantova dal cardinale Gonzaga ai suoi fratelli il martedì grasso del 1480. Oltre che in occasione di banchetti, si iniziarono a mettere in scena musica e danze tra gli atti di una commedia o di una tragedia, nelle pause di un torneo e durante l’ingresso trionfale di un sovrano in una città. Questi diversivi furono chiamati intermedi o intromesse oppure intermezzi e consistevano nell’ingresso di un gruppo di danzatori, cantanti o musici, che si presentavano nei modi più disparati e spettacolari per eseguire il loro numero: potevano presentarsi con una semplice entrata a piedi o stupire con l’ingresso sopra un carro allegorico riccamente decorato.