PARTE PRIMA - BREVE STORIA DELLA DANZA DALL'ANTICHITÀ ALL'INIZIO DEL XIX SECOLO CAPITOLO 8 LE CONTRADDANZE NELLA REGENCY ERA 8.1 Regency Era Con l’espressione Regency dance si intendono oggi i balli in voga in Inghilterra nel periodo che va all'incirca dal 1790 al 1825, anche se la Reggenza vera e propria nel Regno britannico durò soltanto dal 1811 al 1820. L’inizio del Regency, infatti, si fa convenzionalmente coincidere con l’Atto del Parlamento del 1811 che assegna la Reggenza del Regno al figlio maggiore di re Giorgio III a causa della malattia di mente di suo padre. Giorgio III. Il decennio di reggenza del futuro Giorgio IV fu segnato dalle guerre napoleoniche in Europa e da un clima culturale particolarmente vivace in patria. Con il nascente movimento romantico si affermarono in questo periodo romanzieri come Jane Austen e Walter Scott, poeti come Lord Byron, John Keats, William Blake e William Wordsworth, artisti come John Constable e William Turner. Un particolare fenomeno di costume, nell’Inghilterra di questo periodo come nella Francia della Restaurazione, fu il dandismo, al quale non si sottraevano lo stesso principe reggente e la sua corte di gentiluomini libertini, più impegnati nella vita mondana che nel governo del paese. I erano gli uomini eleganti che si ispiravano nei comportamenti a lord G.B. Brummell, considerato arbitro dell'eleganza londinese. dandy La loro ostentazione di eleganza nei modi e nel vestire si accompagnava a forme di individualismo esasperato, di ironico distacco dalla realtà e di rifiuto nei confronti della mediocrità borghese. Il dandy si distingueva nell’abbigliamento per una esagerata attenzione alla cura del particolare: indossava pantaloni lunghi, giacche blu e frac per le serate; alla nuova attenzione per l’igiene personale dei gentiluomini si deve fra l’altro, l’abbandono delle antigieniche parrucche. Lo storico di età vittoriana Thomas Carlyle definisce il dandy come “un uomo il cui settore, ufficio ed esistenza consiste nell'indossare abiti”. Con il suo stile di vita, il suo atteggiamento e l'eleganza ricercata, il dandy intendeva soprattutto prendere le distanze da una massa che disprezzava e della quale non condivideva i principi egalitari. Nell’Inghilterra di quegli anni il crescente benessere prodotto dalla rivoluzione industriale contrastava con il degrado sociale causato alla classe operaia da quella stessa meccanizzazione che aveva tanto migliorato il reddito e lo stile della piccola e media borghesia. In epoca georgiana la danza era considerata una "competenza" essenziale sia per le donne che per gli uomini, compresi i militari, non solo per il piacere di danzare, ma per acquisire eleganza e compostezza. I giovani di buona famiglia dovevano saper ballare, e le danze facevano parte della loro educazione proprio in vista dei grandi eventi sociali. Come accadeva tra i nobili dei secoli precedenti, nelle famiglie dell’alta borghesia i bambini venivano istruiti dal maestro di ballo e anche alcune scuole prevedevano corsi di ballo, attività che aveva il posto d’onore nella vita sociale. Le classi privilegiate si riunivano nelle sale pubbliche e nelle case private, oppure all'aperto, quando il tempo lo consentiva, per ballare tutta la notte. Le feste danzanti spesso venivano pianificate con mesi di anticipo e centinaia di invitati. Nelle grandi residenze delle classi agiate e nelle dimore di campagna, i balli costituivano un’occasione per ostentare ricchezza e prestigio tanto che le famiglie più in vista facevano a gara per ospitare l’evento più ambito della stagione, ma piccole feste da ballo si improvvisavano in qualsiasi salotto privato semplicemente spostando i mobili e disponendo di qualcuno che suonasse il pianoforte. 8.2 I balli delle debuttanti Il debutto in società delle ragazze era previsto dai diciassette ai ventitré anni e prevedeva una serie di eventi e ricevimenti che culminava con la presentazione della giovane a corte. Il clima della vita sociale delle ragazze di buona famiglia dell’epoca è magistralmente descritto da Jane Austen nei suoi romanzi. La presentazione a corte era molto dispendiosa, ma introduceva la giovane nella vita di società e gli prospettava la possibilità di trovare marito. In particolare, per i , esponenti della piccola nobiltà ereditaria, il debutto in società era un'imperdibile occasione per procurare un vantaggioso matrimonio alle figlie, le quali se a ventitré anni non si erano ancora sposate, erano considerate zitelle, anche se un ostacolo al debutto poteva essere causato dalla presenza di sorelle maggiori: finché queste non si sposavano la minore non poteva essere presentata in società. gentry All’epoca della reggenza di Giorgio IV la presentazione delle debuttanti alla regina avveniva nel corso del il ricevimento che inaugurava la stagione sociale, la cu durata andava da aprile a giugno. Per l’occasione le fanciulle dovevano vestire di bianco e fare il loro ingresso alla festa introdotte da una dama dell'entourage della regina o accompagnate dalla madre. Nella presentazione alla regina dovevano rispettare rigide regole di etichetta. Non dovevano mai parlare se non direttamente interpellate e, quando si ritiravano, per evitare di girare le spalle alla sovrana, dovevano camminare all'indietro a capo chino. Per gli uomini invece non era previsto un cerimoniale rigido, per quanto dovessero comunque essere introdotti da chi già frequentava la corte. Le regole dell’etichetta erano piuttosto rigide anche per quanto riguardava la danza stessa: non era considerato conveniente per una ragazza ballare per più di due volte con lo stesso partner durante la festa. Comunque, ragazzi e ragazze aspettavano con ansia l'inizio della , in quanto le occasioni in cui giovani dei due sessi potevano incontrarsi erano rare al di fuori di questi eventi. Queen's Charlotte Ball, social season 8.3 Passi e coreografie nelle contraddanze Regency Nei balli figurati dell’epoca Regency le coppie si incrociavano e si scambiavano con passi piuttosto complicati e coreografie complesse. La danza sociale inglese degli anni Settanta del Settecento era stata fortemente influenzata dalla Francia già alla fine degli anni Sessanta del Settecento, quando erano state introdotte Allemande e Cotillon. Lo stile impero aveva alleggerito le fogge degli abiti permettendo una maggiore libertà di movimento rispetto alle epoche precedenti. Gli abiti femminili avevano linee quasi geometriche, vita alta, gonne a cono e maniche a palloncino. Per confezionare gli abiti si usavano tessuti dai colori tenui, spesso intarsiati con gemme, perle e ricami in filo d'oro e d'argento. La seta, pur essendo molto apprezzata, non veniva impiegata per gli abiti da ballo in quanto avrebbe messo in evidenza gli aloni di sudore, ma con la rivoluzione industriale e l’introduzione del primo telaio automatico si poteva disporre di filati altrettanto leggeri come la garza e la mussola. Le acconciature erano alte ed elaborate, arricchite con composizioni di fiori e di piume. Nelle quadriglie e nei , balli campestri eseguiti su adattamenti di musica popolare o teatrale, quattro coppie di ballerini si disponevano in quadrato e si scambiavano con quelli dell'angolo opposto. In Inghilterra prevalse più tardi il posizionamento su due file che si spostavano secondo linee diagonali da un capo all'altro. cotillon Nella prima fase sono le coppie all’inizio e alla fine delle due file che si fronteggiano a muovere i passi lungo le linee, poi tutti i ballerini formano semplici figure come il “ponte”, formato dalle mani delle coppie che si toccano tenendo le braccia alzate mentre dall’ultima fila le coppie di ballerini lo attraversano. Nel corso di questi balli, l’unico contatto fra i partecipanti era quello discreto delle mani o delle braccia. I maestri di ballo primo Ottocento riproposero le danze country come se si trattasse di un fenomeno nuovo, riscoprendo i reel scozzesi, le e le di tradizione cinquecentesca, che venivano eseguite di solito come conclusione del ballo. Molti maestri di danza dell’epoca, dei quali il più noto è Thomas Wilson, pubblicarono numerosi libri sulla danza. Questa abbondanza di fonti originali offre una visione ricca di sfumature delle tendenze della danza sociale della Regency Era. Grazie alla stampa a vapore, che consentiva di stampare 1.100 fogli all'ora rispetto ai 200 precedenti, l’editoria ebbe un significativo sviluppo e si moltiplicarono le pubblicazioni che trattavano di arte musicale e coreutica risvegliando un nuovo interesse per musiche e balli. scottish country dances country dance