Analizzando un brano con questi criteri possiamo individuare le tipologie pi diffuse di forme musicali: forme monopartite, costituite da un unica sezione che si ripete uguale o variata; forme bipartite, basate sul contrasto tra due parti diverse tra loro; forme tripartite, strutture simmetriche caratterizzate dal contrasto e dalla ripetizione; forme polifoniche, sovrapposizione e intreccio di pi linee melodiche, vocali, strumentali o miste; forme libere, in cui il compositore non utilizza schemi predefiniti, ma articola liberamente l evoluzione strutturale dell opera; forme narrative, in cui la musica si prefigge di raccontare o illustrare un testo, una poesia, un quadro. 18.3 Altri tipi di analisi musicale Analisi melodica Si occupa della ricerca del o dei temi principali, delle figurazioni melodiche ricorrenti, o caratterizzanti, degli intervalli maggiormente utilizzati e salienti, del moto delle linee melodiche nei confronti del basso. Analisi ritmica Si occupa delle figurazioni ritmiche ricorrenti o caratterizzanti, e dei momenti di intensificazione o dilatamento ritmico. Analisi armonica Affronta lo studio del linguaggio tonale. Analizzare un accordo significa identificare la nota fondamentale su cui costruito, individuare il grado della scala, saper descrivere la sua funzione armonica e denotare eventuali scostamenti dalla sua forma naturale (accordi alterati o cromatismi). Analisi estetica Affronta il lato pi filosofico della produzione e della fruizione musicale con connessioni etiche e sociali. Essa si pone alcuni interrogativi come il significato della musica, la natura del bello musicale, il rapporto tra testo e musica, l espressione musicale, e in che modo la societ viene rispecchiata nell arte musicale. Tecnicamente si individuano momenti di tensione e distensione, punti di continuit e discontinuit con la tradizione, eventuali citazioni critiche, considerazioni personali. 132