Molti strumenti a fiato sono strumenti traspositori: lo spartito del singolo strumento scritto in una tonalit diversa ( trasposta ) da quella degli altri strumenti non traspositori. La ragione di questa complicazione che in passato molti degli strumenti a fiato erano organizzati in famiglie omogenee ma con tagli differenti. Ad esempio alle trombe appartenevano la tromba in Do (il suono fondamentale la nota Do) altre un po pi grandi (pi gravi) in Sib, in Fa, in Sol, e un po pi piccole (pi acute) in Mib, in Re. In tutte queste trombe il suono fondamentale si ottiene con la medesima posizione, ma nella tromba in Do esso corrisponde alla nota Do, mentre nella tromba in Sib il trombettista pur usando la stessa posizione del Do il suono fondamentale generato un Sib; nella tromba in Fa il suono fondamentale appunto un Fa, e cos via per le altre trombe. Il vantaggio della trasposizione per lo strumentista che con le posizioni imparate su uno strumento in grado di suonare anche tutte gli altri strumenti della stessa famiglia. Lo svantaggio di dover trasportare a memoria o riscriversi la parte dalla tonalit reale (o d effetto ) a quella adeguata al taglio dello strumento su cui deve suonarla. Rispetto al passato il numero degli strumenti traspositori diminuito. Oggi i pi diffusi traspositori sono: flauto in Sol, clarinetto piccolo in Mib, clarinetto in Sib, clarinetto basso in Sib, saxofono soprano in Sib, saxofono contralto in Mib, saxofono tenore in Sib, saxofono baritono in Mib, corno inglese in Fa, tromba in Sib, tromba in Re, flicorno soprano in Sib, corno in Fa. 4.2 L orchestra e le sue sezioni L orchestra divisa in sezioni, chiamate anche famiglie, ciascuna disposta sul palco secondo una posizione e una gerarchia molto precisa: gli archi, che hanno un grosso peso nell orchestra, sono in primo piano; i legni e gli ottoni sono posti dietro agli archi; le percussioni sono gli strumenti posizionati pi lontano e sono i meno numerosi. Questa disposizione dettata soprattutto da esigenze acustiche, per compensare le differenze di intensit sonora che ciascuna famiglia di strumenti in grado di emettere: pi gli strumenti sono lontani dal pubblico pi sono in grado di suonare pi forte degli altri. Il direttore d orchestra posto davanti all intera orchestra. Volta le spalle al pubblico perch guarda gli orchestrali per poterli guidare nell interpretazione della partitura. Le sezioni dell orchestra Archi: formano l ossatura dell orchestra sinfonica e sono suddivisi in violini primi, violini secondi, viole, violoncelli e contrabbassi, e sono disposti a semicerchio da sinistra verso destra. Legni: sono suddivisi in flauti, oboi, clarinetti e fagotti, ciascuno dei quali suona una parte diversa. 21