Unit didattica 11 11.1 La musica modale La musica modale forse il pi antico sistema di organizzazione dei suoni. Troviamo sistemi modali in moltissime culture musicali con lunghe e antiche tradizioni: per esempio in Africa, India, Indonesia, Cina, Giappone, Corea; ciascuna utilizza sistemi basati su 5, 6, 7 o pi suoni. La musica modale si basa su criteri differenti da quelli della musica tonale (vedi Unit 12, pag. 82), che basata sulle regole della tonalit e della armonia. La costruzione musicale prende le mosse dalla melodia; anche nel caso ci siano pi linee melodiche concomitanti che vanno a formare degli accordi, essi non sono mai considerati causa determinante per lo sviluppo delle melodie, ma piuttosto restano un semplice effetto delle melodie stesse. In un ambito modale, l assenza di uno sviluppo lineare basato su successioni di accordi associati ai gradi della scala favorisce una sospensione della percezione del tempo: le strutture della musica modale sono simili a una struttura architettonica immobile nel tempo. 11.2 I modi greci Nella musica occidentale il sistema modale nasce nell Antica Grecia e organizza i 7 suoni, che noi oggi chiamiamo naturali , ingruppi di 4 note (tetracordi) in varie combinazioni a formare i modi. Di fatto la parola modo sta a indicare la maniera di disporre in un certo ordine i suoni uno dietro l altro che vanno a formare delle scale. I modi greci erano generati dal tetracordo (gruppo di 4 note vicine). I modi principali erano dorico, frigio, lidio. dorico frigio lidio Combinando tra loro i tetracordi, ne derivavano ulteriori modi: ipodorico e iperdorico, ipofrigio e iperfrigio, ipolidio e iperlidio. 11.3 I modi gregoriani o ecclesiastici In epoca medievale intorno al IX secolo cambi il sistema modale. Furono stabiliti 4 modi autentici (principali: protus, deuterus, tritus, tetrardus), da ciascuno dei quali derivano i corrispondenti 4 modi plagali. Successivamente vennero reimpiegati i nomi greci, ma associati a scale diverse da quelle greche originarie. 72