ATTACCO SUL FIATO

L'attacco, o collegamento sul fiato, avviene nella fase di espirazione e deve essere il più naturale possibile come il parlato, anticipando la vocale con una H aspirata.
L'allievo deve essere molto rilassato (muscoli del collo, spalle, mandibola, ecc.) e già nella fase di inspirazione deve atteggiare la mandibola a sbadiglio, aprendola all'altezza degli zigomi (fig. 4A/4B/4C), atteggiando la bocca come un sorriso per le donne (fig. 5/5A) e labbra in avanti per gli uomini (fig. 5B).
La lingua e la mandibola vanno indietro, la laringe si abbassa ed il palato si alza come per sbadigliare, creando così un arco canalizzatore del suono. Mandando quindi l'aria tra il palato molle e quello duro si emette il suono liberando l'aria dal naso e immaginandola scura, (fig. 6/6A), verticalizzare la proiezione in senso orario.
Ovviamente il tutto deve avvenire nel modo più naturale possibile. Fare attenzione a non abbassare troppo il velo pendulo, altrimenti il suono risulterà nasale, e ad articolare sulle labbra sempre con i molari aperti. Aiutarsi inizialmente facendo penetrare le dita nelle guance. (fig. 4A e 4B).