GIRO DELL'ARIA

È la proiezione e l’eliminazione dell’aria attraverso il naso. Nella fig. 6/6A si notano le due posizioni, quella di riposo e quella dell’atteggiamento “a sbadiglio” di cui si parlava nell’attacco sul fiato. La freccia indica il percorso dell’aria che non deve essere ostacolato da nessuna costrizione e che deve essere continuo per tutta la frase o vocalizzo.
Iniziando a cantare bisogna portare all’esterno e in avanti l’aria e il suono, immaginando quest’ultimo staccato dalla gola.

Infatti, se si fa seguire la voce al giro dell’aria (Fig. 6A) essa risulta più pesante all’orecchio di chi canta perché la si sente con l’orecchio interno. Se invece il suono è fuori, chi canta sente la propria voce più leggera perché è percepita dall’orecchio esterno. Non per questo la voce è meno potente, anzi risulterà più ricca di armonici.
Si tratta di sensazioni uditive interne ed esterne: chiudendo ambedue le orecchie si percepisce il suono interno. Alternando l'apertura prima a destra, poi a sinistra, si può localizzare il suono esternamente.