CAPITOLO II

Il periodo perinatale: l’età dell’oro per la salute

“L’uomo comincia dalla nascita. Anzi, comincia molto tempo prima: comincia dal concepimento. E il periodo prenatale, come il periodo postnatale, sono i periodi più importanti per la vita dell’uomo”

M. Montessori

Tutto ciò che avviene nell’infanzia rimane stampato nell’animo umano”8 , diceva la Montessori e oggi noi sappiamo che in assoluto il periodo più importante della nostra esistenza è quello che va dal pre-concepimento ai primi mesi di vita: ormai tutti gli studiosi e i ricercatori di varie discipline sono concordi su tale assunto. È qui che si giocano le sorti di ogni individuo.


Ecco perché questo è il capitolo più lungo di tutto il libro… Ma lo è anche perché tratta del tema a cui ho dedicato la maggior parte della mia esistenza e vita professionale: quello che mi appassiona di più, perché mi riguarda in prima persona. Come ormai ben sanno i miei affezionati lettori, il periodo perinatale è il luogo del mio trauma, che ho cercato poi di trasformare in dono per altri.


Personalmente, mi piace chiamare questo lasso di tempo “l’età dell’oro”: perché ciò che si costruisce qui durerà per il resto della nostra vita e, se si è ben seminato in questo periodo così cruciale, se ne raccoglieranno prima o poi i frutti.


Allo stesso modo, i problemi che insorgono durante questa fase saranno quelli più profondi e difficili da superare, perché si tratta di un periodo preverbale, in cui le memorie non possono venire espresse attraverso il linguaggio, se non quello fisico, del corpo.


L’aveva già compreso Maria Montessori quando scriveva che più piccolo è il bambino al momento del trauma, maggiore è il pericolo per la sua vita futura e quando lo shock avviene durante il periodo prenatale, è ancora più dannoso.


Oggi la sua intuizione è stata confermata da studi e ricerche, come quelle di A. Janov, il quale afferma a questo proposito “Più l’impronta è profonda e antica e più forza ha”9 . In questo senso gli eventi prenatali sono ancora più determinanti per il corso della nostra esistenza rispetto a quelli delle epoche successive. Un vissuto di solitudine e abbandono in un bambino di otto anni, per esempio, non avrà lo stesso impatto a livello cerebrale di uno analogo sperimentato da un feto o da un neonato, creature del tutto impotenti e vulnerabili. Si è visto che i traumi prodotti durante la gestazione o i primi giorni di vita si ripercuotono su una parte del cervello, il tronco cerebrale, legato all’istinto di sopravvivenza e sono quindi i più difficili da individuare e da sanare.


L’assenza di contatto fisico in un bebè, per esempio, scatena una secrezione di cortisolo, l’ormone dello stress: se questa è eccessiva, danneggia determinate strutture del sistema limbico che hanno a che fare con i sentimenti.


Ecco perché un neonato che non è stato toccato può, crescendo, non sentirsi amato…


“La ricerca ha dimostrato che gli avvenimenti dell’inizio della vita scolpiscono letteralmente il nostro cervello”10 , ci ricorda A. Janov.


Lo stesso afferma il neonatologo Wirth: “L’esperienza in utero del feto costruisce l’architettura cerebrale che determinerà il suo comportamento dopo la nascita” e il ginecologo M. Odent lo conferma quando scrive che “La nostra salute è costruita in gran parte durante la vita intrauterina”.


In base alla mia esperienza personale e professionale, ritengo che il periodo perinatale, perlomeno per alcuni individui, rappresenti una sorta di riassunto, di concentrato di tutte le tematiche irrisolte anche della storia transgenerazionale o remota dell’individuo, come se fosse una sorta di fotogramma, lavorando sul quale si può cambiare l’intero film.


Oggi noi sappiamo che il modo in cui siamo stati concepiti, come abbiamo vissuto nella pancia della mamma, come siamo nati, come siamo stati accolti al momento del parto e siamo stati accuditi subito dopo, condizionano il nostro modo di stare al mondo. Quindi, in virtù di tutto questo, possiamo tranquillamente affermare che un buon periodo perinatale è la migliore delle polizze assicurative sulla vita!


Studi ed esperienze effettuate con la tecnica cranio-sacrale biodinamica hanno mostrato gli effetti sul bambino, e poi sull’adulto che questi diventerà, di tutte le fasi del periodo perinatale. Vediamo ora di esaminarle una per una.