Desidero ringraziare tutte le colleghe e i colleghi con i quali ho avuto il piacere di lavorare in tutti questi anni. Se c’è una cosa che amo e che a volte mi manca moltissimo ora che insegno solo nei ritagli di tempo, è lo scambio rapido a bordo vasca, le due risate mentre si aspettano gli ultimi arrivati, il clima di caciara che c’è in spogliatoio a fine giornata, la primissima colazione che ti dà la carica quando ti aspettano tre ore filate in acqua, le discussioni agguerrite per convincere le scuole a portare i bambini in piscina.
In particolare, grazie a Silvia, Manu, Pia, Alle, Bonni, Vitto, Carla Monia, e molte altre istruttrici, istruttori e bagnini della piscina di Sangio dai quali ho imparato tanto e che sono stati anche una famiglia gentile e accogliente.
Grazie alla comunità della Pieve di Nonantola, unica piscina nella quale è stato concesso a una bagnina (la sottoscritta per intenderci) di allattare mentre sorvegliava la vasca e di insegnare idrobike fino alla trentaduesima settimana (e di farle quindi trascorrere una meravigliosa gravidanza). Sempre alla Pieve grazie ad Alessia che si appassiona alle mie idee balzane, agli equilibrismi e che soprattutto non si tira mai indietro davanti agli azzardi economico-sociali che le propongo.
Grazie ai ragazzi dello staff della piscina di Bomporto, per essere sopravvissuti a un terremoto, un’alluvione, la neve che abbatte il pallone ma soprattutto per essere stati in grado di creare un clima di lavoro tanto piacevole. Grazie a Simona, Glenda, Vivi. A Sonia e Nicolò prima allievi poi eccellenti colleghi. Grazie a Fiamma, e Marta della Station di Crevalcore per la tenacia e la pazienza. Grazie infine agli istruttori della piscina di Cento, di Pieve di Cento, di Decima, di Castelfranco, delle Dogali di Modena, del Poliambulatorio Area a Crevalcore dove ho mosso i primi (goffi) passi da insegnante di fitness. Grazie a Ross direttrice del Medica, che mi ha dato sempre ascolto e spazio, grazie anche a Carmen, Stefy e tutte le altre ragazze del poliambulatorio.