Capitolo III

La Febbre

La febbre è una difesa

La febbre è certamente la causa più frequente di ansia nei genitori e di richiesta dell’intervento del pediatra. Non è una malattia in sé ma in primo luogo è espressione di una reazione di difesa dell’organismo.


Una febbre anche alta non è, specialmente nei bambini, un segno di malattia grave ed è esperienza di molti genitori che dopo una “sfebbrata“ senza altri sintomi il bambino nel giro di poche ore ritorna vispo e di buon umore. La febbre è un rialzo di temperatura causato da una “ritaratura” del centro termoregolatore che si trova nel cervello con aumento della produzione di calore corporeo e una sua ridotta dispersione. È un aumento attivo della temperatura, diverso ad esempio dall’aumento che avviene nel colpo di calore allorché la temperatura corporea aumenta passivamente per eccesso di caldo nell’ambiente circostante.


L’aumento della temperatura nella febbre di difesa viene “deciso” dall’ipotalamo1 a seguito dell’instaurarsi di una situazione di allarme come segnale di attivazione del sistema immunitario. L’ipotalamo stabilisce il segnale a partire dal nervo vago che collega fegato e cervello. Il fegato infatti svolge una funzione di filtro, e all’arrivo di sangue ricco di cellule del sistema immunitario comunica rapidissimamente al cervello che è necessario alzare la temperatura. Il fegato può anche produrre una risposta di risoluzione locale, ma se l’ingresso del patogeno è importante, se il patogeno è particolarmente aggressivo o in quantità rilevante, il fegato allerta il cervello e vengono mobilitate difese del sistema immunitario di carattere generale.