le singole malattie

La Parotite Epidemica

La parotite epidemica è una malattia virale, contagiosa, che provoca l’ingrossamento delle ghiandole salivari, con possibile impegno di altri organi e strutture ghiandolari1. È una patologia esclusivamente umana, che può decorrere anche in maniera asintomatica. Il contagio avviene con le secrezioni respiratorie da 24 ore prima a 3 giorni dopo l’inizio della sintomatologia; anche le infezioni inapparenti possono essere contagiose. È meno infettiva del morbillo e della varicella e occorre un contatto stretto e prolungato per il suo diffondersi. Il periodo di incubazione è di 2-3 settimane.


La malattia inizia con la tumefazione dolorosa delle parotidi, spesso preceduta per uno, due giorni da febbre, disturbi della masticazione, cefalea e stanchezza. La tumefazione è dolorosa e dolente alla palpazione, di consistenza duro-elastica, e nell’arco di un paio di giorni raggiunge il suo apice, arrivando a spostare in alto e in fuori il lobo dell’orecchio. Inizia da un lato, e nella maggior parte dei casi si sposta anche dall’altro lato, dando la facies caratteristica (“orecchioni o gattoni”). Dopo circa una settimana febbre e gonfiore regrediscono e la malattia si risolve completamente. Nel 30% dei casi l’infezione si presenta con una sintomatologia aspecifica o asintomatica. La maggior parte delle infezioni nei bambini con meno di due anni sono sub-cliniche.


Pancreatite, tiroidite, mastite (infiammazione della ghiandola mammaria), orchite (infiammazione mono o bilaterale dei testicoli, che raramente può portare a infertilità), meningite ed encefalite sono le complicanze più gravi. Nel nostro Paese la letalità è molto bassa: dal 1989 al 1997 sono stati registrati solo 5 decessi, di cui uno in un bambino di 2 anni, e gli altri in soggetti di età superiore ai 60 anni.


L’infezione conferisce una protezione che dura per tutta la vita, anche se sono stati segnalati casi di recidive.