CAPITOLO XI

Gioco e giocattoli

Uno dei modi migliori per capire un bimbo fin dai primi mesi della sua vita è quello di guardarlo mentre gioca.
Marcello Bernardi

Sin dai primi mesi di vita, il gioco ha un’importanza fondamentale per il bambino. L’attività ludica migliora la coordinazione psicomotoria, affina il sistema percettivo e stimola il desiderio di scoprire aspetti sempre nuovi della realtà.


Giocando il bambino conosce se stesso e il mondo che lo circonda. Con la crescita, il gioco, oltre che scoperta, diventa fantasia, creatività, invenzione. Non servono giocattoli o accessori elaborati perché un piccino si diverta, ma la possibilità di condividere qualche momento di gioco con i suoi genitori sarà per lui un grande regalo.


Non lasciatevi sfuggire l’occasione di rivivere la magia dell’infanzia… Giocate con i vostri bambini! Non costa nulla, e vi renderà tanto più ricchi…

Cosa serve per giocare?

Quando parliamo di gioco, noi adulti tendiamo a pensare a qualcosa di piacevole e non impegnativo, un passatempo, insomma. Per il bambino il gioco è molto, molto di più. Tramite il gioco il bimbo mette alla prova ed esercita le sue capacità psico-fisiche, conosce la realtà, sperimenta e apprende. Attenzione però, spesso si associa il concetto di gioco a quello di giocattolo. In realtà nei primi mesi di vita il bambino non ha bisogno di oggetti o accessori per giocare.


Il pediatra Marcello Bernardi classifica i giocattoli del bambino in quattro categorie:

  • il suo stesso corpo e specialmente le mani;
  • il corpo della persona che gli sta vicino, in genere la mamma, che rappresenta per lui uno strumento, vivo, caldo e imprevedibile;
  • gli oggetti di qualunque tipo, dalla scodella al filo di lana, al giornale, ecc.;
  • i giocattoli veri e propri (palle, pupazzi sonagli, ecc.).

Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un bisogno del bambino, quello di giocare (inteso come scoperta, conoscenza, esplorazione della realtà), per cui non è necessario acquistare praticamente alcunché.


La simbiosi tra madre e bambino che caratterizza i primi mesi di vita fa sì che il corpo della madre, il suo volto, siano più che sufficienti per stimolare e intrattenere il bebè. Con il trascorrere delle settimane il bimbo scopre il proprio corpo: le manine, le dita, i piedini sono per lui una fonte inesauribile di novità. Una volta cresciuto, tutto ciò che lo circonda è per lui fonte di interesse e meraviglia: la maggior parte degli oggetti di uso quotidiano, che vede utilizzare dai genitori, sono giocattoli perfetti, molto più attraenti di quelli acquistati nei negozi specializzati!


A questo proposito, la pediatra Elena Balsamo scrive: del tutto inutili sono i costosi giochi in plastica in commercio che non offrono alcuna possibilità di attività autonoma e creativa. È meglio preferire pochi, solidi e interessanti giocattoli in legno, o addirittura economici oggetti casalinghi, a una miriade di peluches, pupazzini di gomma e complicati giochi a tastiera, a volte addirittura elettronici o con suoni sgradevoli1.