La borsa delle stoffe

Come spesso accade nel corso dell’infanzia, i giochi più divertenti sono quelli casalinghi, che si rivelano in molti casi più affascinanti e stimolanti degli elaborati giocattoli industriali.


Un bell’esempio, che assicura al bebè la possibilità di sperimentare nuove sensazioni tattili, è la borsa delle stoffe, ovvero una normale borsa con dentro alcuni ritagli di stoffa (di dimensioni grandi, perché il bimbo non rischi di ingoiarli) di consistenza e tessuti molto diversi tra loro: lana, seta, velluto, cotone, ecc. La mamma potrà accarezzare la sua manina con i vari scampoli o, quando è in grado di afferrarli, lasciargli svuotare la borsa da solo.

Trotta, trotta cavallino…

In questo periodo il bimbo scopre il suo corpo, partendo dalle manine e continuando con i piedini che, quando è sdraiato supino, riesce a sollevare e portare alla bocca. Particolarmente graditi sono quindi i massaggi o i giochi che abbiano i piedini per protagonisti. Un esempio classico è quello di toccare ogni ditino indicandone il nome o recitando una filastrocca (“Questo porcellino andò al mercato e questo porcellino restò a casa. Questo porcellino mangiò l’arrosto…”). Massaggiando i piedini, le gambe, le braccia, inoltre, si aiuta il bimbo ad acquisire consapevolezza delle varie parti del corpo.


Per far ridere il bimbo e al tempo stesso allenare il suo senso dell’equilibrio e il coordinamento motorio, ecco infine un gioco classico: chi non conosce “Trotta, trotta cavallino”? Il genitore con il bebè seduto sulle proprie ginocchia, lo fa trotterellare sollevando le ginocchia e cantando la canzoncina (“Trotta trotta cavallino…”). Questi giochi semplici e senza tempo, piacciono molto ai bambini. Non solo. In questo periodo della vita, ma anche successivamente, il gioco condiviso con mamma e papà, come spiega Alberto Pellai, assolve molte valenze psicologiche e aiuta il bambino a diventare più grande15.