E dopo il primo anno…

Le accresciute competenze fanno sì che il campo di azione del bambino nel secondo anno di vita (e poi successivamente) si arricchisca incredibilmente. Ma anche se sa “fare” di più, non significa che abbia bisogno di più cose. Se potete, evitate di seppellire la sua inventiva e la sua creatività sotto una montagna di giocattoli. Lasciate che studi, utilizzi, riutilizzi in modo inedito e fantasioso gli oggetti di uso domestico. Con un vecchio pentolino e un mestolo di legno saprà preparare invisibili manicaretti, con una sciarpa di papà o uno scialle si trasformerà in un principe o una principessa, con una bacinella e un po’ d’acqua navigherà lontano… Lasciate che vi stia vicino e partecipi alle vostre attività, svolgendo semplici compiti adeguati alle sue capacità. Si divertirà e sarà fiero di sé, felice di potervi essere d’aiuto.


Non ingombrate la vostra casa con decine di oggetti (poi brontolerete per riordinare), non pensate che il gioco più spettacolare, elettronico, automatico, possa mai sostituire la vostra presenza (né quando è piccino, né quando sarà un ragazzino). Non privatelo della possibilità di desiderare qualcosa, anticipando ogni suo desiderio. I bambini che “hanno tutto”, non sono più felici degli altri, anzi… Qualche costruzione in legno, una carriola, una palla, un puzzle, delle matite colorate sono giocattoli più che sufficienti, il resto lo faranno la fantasia di vostro figlio, la sua incredibile inventiva e… la vostra disponibilità a trascorrere un tempo speciale con lui. Speciale per lui che vi ama ed è immensamente felice quando può fare qualcosa con i genitori, ma ancor di più speciale per voi, che avrete l’onore ancora per un po’ (prima che scopra il piacere di giocare con i coetanei) di condividere l’impareggiabile magia di un’ora di gioco22.