La futura mamma che lavora
I diritti della futura mamma
La legge italiana tutela le donne lavoratrici durante la gravidanza e i primi anni di vita del bambino, si suggerisce quindi di informarsi in merito ai propri diritti19 – stabiliti dal decreto legislativo 151 del 2001, noto come Testo Unico – per vivere con serenità i mesi dell’attesa, consapevoli, ad esempio, del fatto che il posto di lavoro di una futura mamma è tutelato fino al primo compleanno del bambino, grazie al divieto di licenziamento, e che, durante la gravidanza, la donna non può svolgere turni di notte, lavori pesanti, nocivi o pericolosi (in questi casi è previsto un immediato cambiamento di mansioni o, se questo non è possibile, l’astensione anticipata dal lavoro).
Nei nove mesi sono inoltre garantiti dei permessi retribuiti per sottoporsi a visite mediche specialistiche, esami prenatali e accertamenti clinici, da eseguire durante l’orario di lavoro.
Infine, se la futura mamma ha dei problemi di salute, per cui si rende necessario un periodo di riposo, può essere chiesta (previa visita medica) l’astensione anticipata.