CAPITOLO VI

Gli accessori per la scuola

Astucci, zaini, quaderni, grembiuli… Quanto costa ogni anno il materiale scolastico? Ecco alcuni suggerimenti per limitare questa voce di spesa senza rinunciare alla qualità dei prodotti acquistati.

Accessori non griffati

Nel reparto scuola dei supermercati, tra lunghe fila di zaini, grembiuli e astucci, c’è una prima importante differenza di prezzi che balza subito all’occhio: lo zaino o l’astuccio con i protagonisti dei cartoni animati del momento costano parecchio di più. In alcuni casi, come quello degli astucci, i costi addirittura raddoppiano1. Il prodotto è lo stesso, ma paghiamo decine di euro per un’immagine, una semplice decorazione. Allora il primo nodo da risolvere può essere proprio questo. Scegliere prodotti di qualità, ma non griffati, permette un risparmio sostanziale.


I bambini che non guardano la televisione o la guardano raramente, in genere, sono meno attratti dai prodotti pubblicizzati e sono più “liberi” di scegliere in base al colore o al disegno (anche se non è “famoso”).


Ma cosa fare se il nostro bambino ama quel personaggio rappresentato su zaini, diari e astucci? Possiamo semplicemente spiegargli che quel disegno fa sì che l’astuccio, anziché dieci euro, ne costi venti. Il doppio. Anche un bambino piccolo è in grado di capire questa informazione. Ed è anche in grado, se gli facciamo vedere, di notare che non ci sono differenze tra i due astucci, se non appunto, nel disegno esterno. Per un bambino di qualunque età è più facile accettare un rifiuto, se ne conosce e ne comprende il motivo. Anzi, spesso i bambini capiscono così bene che quando imparano a leggere i prezzi sono loro stessi a notare queste differenze e mostrarle ai genitori.


Eventualmente, se vediamo che il nostro bambino desidera davvero tanto un accessorio con il personaggio amato, possiamo acquistare qualcosa di semplice, magari un quaderno o una cartelletta, dedicati a quel personaggio, per non sprecare troppo denaro sull’altare del merchandising e allo stesso tempo esaudire un desiderio.


In generale, per semplificare il momento degli acquisti, se ci troviamo in un supermercato che offre una scelta molto ampia, possiamo individuare una rosa di astucci/zaini/diari che riteniamo adeguati per il rapporto qualità-prezzo e far scegliere il nostro bambino tra quei modelli già selezionati.


Cosa fare infine se il bambino, tornando da scuola, appare mortificato dal confronto con i compagni che invece hanno zaini e astucci griffati?


Cogliamo l’occasione per affrontare l’argomento. È un’occasione preziosa! La giornalista Paola Di Pietro, a proposito di zaini griffati, scrive nel suo libro dedicato alla scuola:


Non stanchiamoci mai di dimostrare ai nostri figli quanto sia importante essere se stessi, rispettare e apprezzare la diversità e non giudicare mai dalle apparenze. È un lungo lavoro, quella della ‘demolizione’ del condizionamento pubblicitario, ma farà di loro, da adulti, delle persone più consapevoli e libere.2


Il tutto sempre spiegando le proprie motivazioni al bambino perché non si trovi a dover subire un rifiuto senza capirne le cause. Provare per credere, i bimbi coinvolti e resi partecipi, in genere si dimostrano molto collaborativi.