Introduzione I bambini non hanno bisogno di genitori perfetti. Hanno bisogno di genitori in carne e ossa, che non sanno tutto, ma che sono sempre pronti a migliorare. Jesper Juul I lettori attenti, che si scambiano e discutono le loro opinioni, si spingono più in là dell’autore. Voltaire . A preoccupare, però, era il “dopo”. Gadget, materiale scolastico, giocattoli, feste, corsi, … come gestire gli acquisti per i nostri bambini, assediati dalle sirene del marketing e immersi nella società dei consumi? Si può ancora scegliere di non comprare, quando un bambino frequenta l’asilo o la scuola e c’è un confronto diretto con i coetanei e con famiglie che magari fanno scelte differenti dalle nostre? ebè a costo zero, va bene. Ma dopo? Come si fa quando i bambini crescono? Il libro che avete tra le mani è la risposta a questa domanda. Una domanda che dall’autunno del 2008 (quando uscì B Bebè a costo zero ) ad oggi hanno posto tanti genitori, sottolineando che il consumo critico nei primi mesi di vita del bambino si era rivelato una scelta non solo soddisfacente, ma anche abbastanza semplice da mettere in pratica 1 smartphone parte proprio da qui. Dagli interrogativi di tanti genitori che desiderano garantire tutto il necessario ai propri bambini, ma allo stesso tempo vogliono distinguere tra vere esigenze – quello che serve per favorire una crescita serena ed equilibrata – e bisogni indotti, creati ad arte dalla pubblicità. Il punto di partenza, in effetti, è lo stesso da cui ha preso le mosse : per un figlio solo il meglio. Bebè a costo zero crescono Bebè a costo zero Ma cos’è il meglio per un bambino che sta crescendo? Di capitolo in capitolo, riportando i risultati di studi scientifici e le considerazioni di numerosi esperti, segnalando letture e siti per approfondire i vari argomenti e, soprattutto, con la collaborazione di tanti genitori che hanno condiviso la loro esperienza, cerchiamo di dare una risposta a questo interrogativo cruciale. Perché alla fine è questo che ci interessa: l’obiettivo non è certo (o non è solo) quello di risparmiare. L’obiettivo di ogni genitore è quello di rendere felice il proprio bambino. Per raggiungerlo siamo disposti ad investire qualunque cifra. Ma anche a non farlo, se ci rendiamo conto che astenersi dal comprare è la soluzione migliore. Note Certo, per andare controcorrente ci vuole sempre un po’ di coraggio, soprattutto quando 1 l’opinione più diffusa è che per un neonato serva una vasta mole di prodotti ed accessori. Nelle pagine che seguono troverete degli spunti di riflessione su vari aspetti della vita quotidiana (alimentazione, abbigliamento, gioco, gestione della televisione e della tecnologia, tempo libero, scuola, salute e farmaci ). Ecco, sottolineo che si tratta di questo: . Non troverete soluzioni, metodi, risposte preconfezionate valide per tutti. E non le troverete perché in realtà non ci sono, non esistono. Perché ogni bambino è unico e speciale e così ogni famiglia. E questa, in fondo, è la grande sfida a cui siamo chiamati: informarci, valutare, riflettere e scegliere la nostra strada. Una strada che, è bene ricordarlo, non dovrà per forza seguire i percorsi più battuti, quelli del “così fan tutti”. Proprio perché ogni famiglia è speciale, dovrà individuare le sue soluzioni. E magari dovrà essere pronta anche a rivederle, ad aggiustare il tiro, a fare un passo indietro o qualche passo avanti, man mano che il bambino cresce. 2 spunti di riflessione Per quanto riguarda i suggerimenti offerti e gli approfondimenti degli esperti, è probabile che – come già è successo con – possano risultare decisamente controcorrente. Poi, dato che ognuno di noi, di fronte alle stesse pagine, legge un libro un po’ diverso (perché diverso è il suo punto di partenza e quello che sta cercando in quelle pagine), alcune riflessioni potranno sembrare a qualcuno del tutto normali e a qualcun altro forse un po’ estreme. La speranza però è che in ogni caso questo libro possa rappresentare un punto di partenza; e di incontrare tra qualche tempo mamme e papà che racconteranno di essere andati oltre , di essere partiti da qui e di aver percorso strade inaspettate. Strade diverse tra loro, ma con un denominatore comune: il desiderio di mettersi in gioco in prima persona, senza risparmiarsi, per crescere ogni giorno insieme ai nostri meravigliosi bambini. Bebè a costo zero 3 Con meno oggetti… e più affetti. Note Questo argomento è stato trattato dalla dottoressa Elena Uga, pediatra all’Ospedale di 2 Vercelli, nella sezione Voci di Esperti. Anche questo è successo con Bebè a costo zero ed è stata una grande emozione. 3