Il puerperio della fratellanza
Spesso si sottolinea come i primi tempi, le prime settimane successive alla nascita di un bimbo rappresentino un periodo di rodaggio per i neogenitori.
La mamma e il papà devono imparare a conoscere il loro piccino, a interpretarne i segnali e soddisfarne i bisogni. Per sintonizzarsi c’è bisogno di un
po’ di tempo. E anche per entrare nei nuovi ruoli, da figli a genitori, da coppia a famiglia. Gli equilibri si modificano e così i ritmi e le abitudini
quotidiane. Il fratellino maggiore vive un’esperienza del tutto simile. Forse può essere d’aiuto, per comprenderlo meglio, pensare a lui come a un
“neofratello”. Per lui è tutto nuovo: prima era un figlio unico e viveva solo con la mamma e il papà.
Ora ha un nuovo ruolo, è diventato un fratello maggiore e nella sua famiglia c’è anche un fratellino piccino. Serve un po’ di tempo per conoscerlo. Per
capire come “funziona” questa creatura così piccola, cosa sa fare e cosa si può fare insieme al fratellino. Ma il neofratello ha soprattutto bisogno di
capire quali sono i nuovi ruoli all’interno della famiglia: qual è il posto del nuovo bebè, qual è il suo? La mamma e il papà sono ancora i suoi
genitori? È tutto come prima? Lui conserva il suo posto nel loro cuore? Ora che è un fratello maggiore come cambierà la sua vita? Queste e altre domande
affollano il cuore del bambino a livello può o meno consapevole. Le risposte sono lì, il bimbo le trova vivendo accanto al suo fratellino, giorno dopo
giorno. Ed ecco perché i primi tempi successivi alla nascita, sono così particolari, fatti di emozioni a volte contrastanti, di gioia e di timori, di
entusiasmo e di dubbio. Insomma, una sorta di puerperio della fratellanza…