CAPITOLO IX

Fraternamente

C’è un sorriso speciale che illumina le mamme quando i loro figli, ormai alti e cresciuti, si ritrovano a casa tutti insieme.

Pam Brown

Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all’amore il resto è niente
.

Giorgio Gaber

Quando guardo indietro e ripenso ai tempi felici in cui i miei bambini erano molto piccoli, i ricordi più belli sono intrisi di tenerezza fraterna.


Sono ricordi di abbracci, di manine che si stringono, di ore trascorse a disegnare, pasticciare, giocare, vicini vicini. L’amore fraterno che ha accompagnato i miei bambini e che tuttora li accompagna, ha reso più ricca e più allegra la loro infanzia.


Per me, vederli crescere insieme, così profondamente legati, è stato un dono grande, un privilegio e una gioia. E sono convinta che crescere tre bambini sia stato più semplice che crescerne uno solo.


Le ansie genitoriali sono state meno intense, le aspettative più realistiche, le loro esigenze, in un certo senso, sono state minori, proprio perché molti dei loro bisogni (di gioco, compagnia, complicità) venivano e vengono soddisfatti all’interno della cerchia fraterna.


Il loro legame è profondo e se potessi esprimere un desiderio, sarebbe che si volessero sempre tanto bene. Sempre.


Il neuropsichiatra Petri, che assegna al rapporto fraterno un ruolo davvero grande, scrive infatti:


“Viviamo in un’epoca senza amore, e ci portiamo addosso tutto il dolore per la scomparsa dei rapporti con il prossimo, della lealtà e della reciproca responsabilità. In questa situazione i fratelli rappresentano spesso gli ultimi garanti del senso di appartenenza e di competenza, quando cresce lo sgomento per la freddezza delle relazioni umane. Per questo i fratelli possono diventare ancore di salvezza non solo nelle crisi personali, ma in modo inestimabile servono anche a rimuovere l’isolamento e l’estraneità sofferti nella società”1.


Personalmente non saprei dire se davvero viviamo in un’epoca senza amore, forse perché frequentando tante mamme (per amicizia e per lavoro) ho la fortuna di poter respirare sentimenti decisamente amorevoli (quale immensa tenerezza il legame tra la mamma e il suo bambino!), ma credo anch’io che un po’ di amore in più ci vorrebbe proprio… In una società come la nostra, dove l’avere tenta di contare più dell’essere, riportare l’attenzione sui rapporti personali, sui legami famigliari, sulla solidarietà umana, può essere il rimedio – tanto semplice quanto vincente – per molti mali del secolo: dalla solitudine, allo stress, alla depressione.


E per difendersi dai mali dell’anima, chi ha fratelli è sicuramente avvantaggiato. Ha più persone da amare e che lo amano.


Quale dono più grande per il nostro bambino? Un fratello. Una persona che lo conoscerà meglio di ogni altra e l’amerà con tutto il cuore.


E allora, abbiamo inaugurato queste pagine parlando di amore e le concludiamo allo stesso modo.


Augurandoci che sempre più bimbi possano contare su un fratello per crescere felici, e che i sentimenti di fratellanza – di cui c’è estremo bisogno! – si diffondano sempre più.


Pace, rispetto, tolleranza, sono le premesse per un domani migliore. I vostri bambini lo impareranno tra le mura domestiche, insieme ai loro fratelli.


E così si chiude il cerchio. Perché l’amore è la risposta, una risposta che ci renderà tutti più felici.