Emergenze di 2° grado Emorragie arteriose el bambino le possono essere conseguenti a: N emorragie : subito evidenti per l’immediata fuoriuscita di sangue; traumi esterni con lesioni della cute (fegato, reni, milza, pancreas, stomaco, cervello) anche senza lesioni cutanee evidenti. I sintomi non sono immediati e si evidenziano dopo ore o giorni, in relazione all’organo coinvolto. traumi degli organi interni Sono le emorragie più insidiose perché possono portare a morte, se non riconosciute in tempo; : non sono emorragie conseguenti a traumi, ma a patologie genetiche (emofilia) o ad alterazione delle piastrine. Si manifestano con emorragie cutanee sotto pelle (petecchie), gengivali, epistassi, metrorragie (utero), ematurie (vescica), enterorragie (intestino); alterazione della coagulazione da cause congenite (aneurismi). alterazione e rottura delle pareti dei vasi sanguigni L’emorragia è di quando il sangue: tipo arterioso esce in maniera abbondante fuoriesce a intermittenza, in sincronia con il battito cardiaco si presenta di colore rosso vivo, perché è ossigenato L’emorragia venosa invece presenta una fuoriuscita di sangue più modesta e dal flusso continuo; il sangue è rosso scuro. arterie vene capillari Le emorragie arteriose SI VERIFICANO SUL DECORSO DELLE ARTERIE. Sono più frequenti quelle conseguenti a traumi nelle zone dove le arterie sono superficiali: arti superiori: polso, gomito, ascella arti inferiori: inguine collo Decorso delle principali arterie. Cosa fare? immediatamente con la mano dove vedete uscire il sangue. Premete . Chiamate soccorso . Distendete il bambino supino (braccio o gamba) in alto rispetto al cuore in modo da ridurre la pressione e l’afflusso di sangue. Sollevate l’arto cercando di capire il punto esatto dell’emorragia. Continuate a premere Se è possibile (ferita a un arto) e non siete soli, o a monte della ferita, stringendo fino a fermare il flusso di sangue. PONETE UN LACCIO UNA BENDA Secondo le statistiche, oltre il 95% delle emorragie pericolose può essere risolto con la : bisogna prendere una benda (ma anche una cravatta o una sciarpa) e applicarla come un tampone, consistente ma non rigido, in modo tale da esercitare una compressione sulla zona di emorragia. È necessario comprimere finché il sangue non esce più. COMPRESSIONE in attesa dell’intervento medico adeguato. sufficiente a impedire la fuoriuscita di sangue Mantenete la pressione