Emergenze di 2° grado

Avvelenamento con
Sostanze Caustiche

Si definisce caustica qualunque sostanza corrosiva in grado di determinare lesioni gravi della cute e delle mucose (acido muriatico, ammoniaca).


È stato stimato che a livello mondiale l’80% delle ingestioni di sostanze caustiche si verifica in bambini piccoli: solitamente si tratta dell’ingestione accidentale di quantità limitate, spesso poco dannose, raramente mortali, ma frequentemente invalidanti a vita.


Le sostanze caustiche sono disponibili in forma solida o liquida.

La sensazione di bruciore di una particella solida che si attacca a una superficie umida (come le labbra) può evitare che un soggetto assuma una grande quantità del prodotto. I liquidi invece non aderiscono, ed è quindi più facile consumare una maggiore quantità del prodotto e l’intero esofago può risultarne danneggiato.


I liquidi possono essere anche inalati (aspirati) con conseguente lesione delle vie aeree superiori.


Il dolore in bocca e in gola compare rapidamente, in genere entro pochi secondi e può essere molto intenso, specialmente con la deglutizione.

Spesso sono presenti:

  • tosse
  • ipersalivazione
  • impossibilità a deglutire
  • vomito, vomito ematico
  • respiro affannoso


La perforazione dell’esofago o dello stomaco può verificarsi in poche ore.

Le cicatrici nell’esofago provocano un restringimento, detto stenosi, che spesso causa difficoltà di deglutizione. Le stenosi in genere si formano settimane dopo l’ustione, a volte su ustioni che inizialmente avevano dato solo una sintomatologia lieve. Le cicatrici e il danno all’esofago possono dare origine a un cancro a distanza di anni dalla lesione.


Le fonti delle sostanze caustiche comprendono i disgorganti e i detergenti per il bagno solidi e liquidi.

Alcuni prodotti domestici comuni, come gli igienizzanti da bagno o i detersivi per lavastoviglie, contengono sostanze corrosive dannose, come idrossido di sodio (soda caustica) e acido solforico.


Le sostanze caustiche sono suddivise in:

  • ACIDI FORTI: per esempio acido cloridrico, solforico, nitrico, fosforico, fluoridrico
  • ALCALI FORTI: per esempio ammoniaca, carbonato di sodio, idrossido di sodio (SODA CAUSTICA), idrossido di potassio
  • AGENTI OSSIDANTI: perossidi, permanganato di potassio, clorossidanti. Gli ossidanti, come la candeggina e l’acqua ossigenata, provocano necrosi e disidratazione dei tessuti superficiali.
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Questi sono i SIMBOLI (secondo le vecchie direttive e il nuovo regolamento europeo) con cui vengono evidenziate le sostanze irritanti e corrosive sulle confezioni.