Titolo, partitura e testo
Qualche breve commento sulla scrittura musicale. Troverete partiture con due chiavi di violino alle due voci: ci si aspetterebbe una chiave di basso
alla seconda voce, ma preferiamo suggerire di ascoltare due voci che si intrecciano piuttosto che una linea musicale che “canta” e una che “accompagna”.
Uno dei piaceri della musica che ad oggi si è perso è assaporare la bellezza di voci che cantano, che si appoggiano l’una sull’altra, che si distanziano
con intervalli precisi, dando all’orecchio e a tutto il corpo una sensazione di benessere, di consonanza. Capitava spesso, un tempo, che i bambini
ascoltassero adulti cantare insieme attorno a un tavolo o che intonavano canti e risposte da una stanza all’altra mentre lavoravano con le mani. Oggi
non accade più e cantiamo insieme agli altri in “luoghi deputati” e, spesso, in questi luoghi le generazioni non si mischiano, i bambini non ci sono.
La nostra è una proposta per chi vuole cantare e giocare per stare bene con il proprio bambino: per questo abbiamo posto particolare attenzione alle
altezze dei brani. Abbiamo cercato di rispettare il più possibile le altezze originali dei brani, ma, laddove la melodia era troppo bassa rispetto
all’estensione vocale infantile, abbiamo dovuto apportare qualche modifica.
I testi che si trovano nella partitura sono legati alla struttura musicale e al gioco da fare insieme. Lo facciamo spesso in modo intuitivo e, quando
prendiamo sulle ginocchia il nostro bambino e facciamo il gioco del cavalluccio, il canto o la filastrocca che accompagnano i gesti aumentano in
velocità, il ritmo si fa più serrato e i balzi più ampi. La nostra voce fa lo stesso e accompagna i gesti.
Lo stesso abbiamo voluto fare qui con i canti: quando la linea melodica va dal basso all’alto con uno slancio (come all’inizio dell’Imparare a volare),
anche il testo suggerisce “Vola, vola in alto”. Più facile a farsi che a dirsi!