capitolo viii

Paura del distacco

La buonanotte, la separazione e l’ansia

E Max, il re di tutte le creature selvagge, si sentiva solo e voleva stare dove qualcuno lo amasse più di ogni altra cosa.

Maurice Sendak1

Non mi piace dormire!” grida Sadie, quattro anni, a metà della trafila per la buona notte: “Non è giusto - voi andate a dormire insieme e io non ho nessuno!” Emily e Dan sono stanchi delle battaglie con Sadie per portarla a letto e ogni sera si sentono presi in ostaggio. Hanno faticato tanto a seguire un rituale della buonanotte e sono stati pazienti, ma mandare a letto Sadie è diventato un incubo.

Quando ho chiesto loro di descrivermi l’evoluzione della battaglia, Emily ha detto che di solito lavora da casa la sera, lasciando a Dan la routine della buonanotte. A Sadie piace ascoltare le storie ed essere coccolata, ma non vuole che la si lasci da sola. Una sera, tutto procedeva al meglio finché Dan non si è accinto ad uscire dalla stanza e allora Sadie è saltata sul letto e gli ha chiesto di restare. Dan le ha detto: “È ora di andare a letto e tu hai bisogno di dormire, sarai stanca domani se non lo fai!”, Sadie l’ha supplicato: “No papà, ti prego resta! Non mi piace il buio!”, Dan le ha acceso la luce notturna e ha ripetuto: “Devi dormire, ho del lavoro da fare e anche la mamma!”, poi l’ha risistemata nel letto e le ha promesso di affacciarsi più tardi. Dopo cinque minuti ha sentito Sadie correre in fondo al corridoio in cerca della mamma per avere un bicchiere d’acqua; vedendola le ha detto: “Ti avevo promesso che sarei ritornato da te, adesso torna a letto, Sadie, è ora di dormire. Non puoi continuare a fare così, devi calmare questo corpicino e andare a letto!” Con grandi proteste Sadie è stata riportata a letto: “Papà, ti prego non andartene, voglio stare con te! Dov’è mamma? Voglio mamma!”. Dan ha raccontato che era talmente frustrato che le ha detto di restare a letto ed è uscito dalla stanza. Sadie ha iniziato a piangere ma sembrava ferma finché Dan non ha sentito un tonfo provenire dalla sua stanza. Si è precipitato a tirarla su e le ha detto: “Sadie, tutto bene? Che è successo? Perché sei sul pavimento?” e lei ha replicato: “Oh, papà, i peluche mi hanno buttata giù dal letto!” Esasperato, Dan ha rimesso Sadie a letto ma farla stare tranquilla è stato molto faticoso.

Emily e Dan erano disperati; mi hanno chiesto: “Cos’è che non va con lei? Cosa dovremmo fare? Siamo esausti e frustrati!”, ho risposto loro: “I bambini piccoli non amano la separazione, li mette in allarme. Quando vi allontanate dalla sua stanza lei sente la vostra assenza, il momento di andare a dormire rappresenta fino a 10 ore di lontananza in cui le sembrate irraggiungibili perché non è cosciente. Nessuno la aspetta nei suoi sogni, è tutta sola e questo la spaventa. La routine della buonanotte è come un riverbero della vostra danza di attaccamento. Il modo in cui vi separate è importante tanto quanto quello con cui la invitate a stringere un legame con voi - separazione e attaccamento sono intrecciati quando si tratta di rapporti umani.” Dan e Emily ci hanno riflettuto e poi hanno chiesto: “Bene, e allora come facciamo?”, la mia risposta è stata: “Dovete aiutarla a sentirsi tranquilla quando è ora di andare a dormire, attirando la sua attenzione sull’unione anziché sulla separazione!”