Un altro importantissimo strumento che ho incontrato lungo il mio cammino sono stati i sogni: ho sempre sognato
molto e i sogni sono stati per me delle ottime guide che mi hanno accompagnato negli anni più duri e difficili della mia vita. Ho imparato fin da subito
ad annotarli e raccoglierli in sottili quadernetti che sono diventati poi una sorta di diario per ricostruire a distanza le tappe e i cambiamenti più
importanti che andavo effettuando e anche per notare le coincidenze, in relazione per esempio alle date, che si ripetevano da una stagione all’altra.
I miei sogni preferiti sono sempre stati quelli che avevano come protagonisti gli animali: dalla foca all’opossum, dall’alce alla rana, dal colibrì alla
poiana… Regolarmente andavo a studiarmi la simbologia di queste creature e scoprivo estasiata il messaggio che avevano da comunicarmi, sempre
perfettamente adatto alla situazione. Che bello per esempio scoprire che la carpa, visualizzata in un laghetto in un sogno notturno, è simbolo di
coraggio e perseveranza e che una leggenda cinese narra di un esemplare di questo pesce che riuscì ad attraversare il Fiume Giallo e trasformarsi in
drago (simbolo di trasformazione spirituale per i taoisti)! Dopo un impegnativo lavoro interiore è stata per me la conferma di essere sulla strada
giusta…
Col tempo poi ho imparato ad interpretare anche sogni più articolati, quelli che ora io chiamo “sogni-mappa” e “sogni-rebus”: i primi sembravano
indicarmi un percorso a tappe da seguire per arrivare alla mia destinazione; i secondi sono in assoluto per me i più affascinanti perché mi permettono
ogni volta di scoprire segreti antichi e sepolti nel profondo della memoria.
Memorabile per esempio fu quando sognai una foto che raffigurava un branco di alci vicino a un lago, con sotto una scritta per me incomprensibile che si
rivelò poi essere una parola cinese il cui significato era strettamente attinente alla scena del sogno! E io non conosco il cinese…Lo stesso mi è
capitato anche con una lettera ebraica e con delle parole in aramaico…
Per dirla con le parole di Hillman “Il sogno è l’attività centrale dell’anima”.
Osho afferma che esistono cinque tipi di sogni e io posso dire di averli sperimentati tutti quanti: i primi sono quelli che potremmo definire
“sognispazzatura”: sono come la polvere che si è accumulata durante il giorno sopra la nostra mente e ha bisogno di essere spazzolata via… Non hanno
nessun particolare significato eppure rappresentano la maggior parte della nostra attività onirica.