Senti il potere gentile della bellezza
canzone navajo
La bellezza salverà il mondo
F. Dostoevskij
parte seconda - in viaggio verso la salute
Senti il potere gentile della bellezza
canzone navajo
La bellezza salverà il mondo
F. Dostoevskij
Devo a mio padre l’amore per la bellezza che fin da piccola ha sempre abitato il mio cuore e la mia anima: è stato lui che mi ha insegnato ad apprezzarla e a goderla in modo particolare attraverso il contatto con la natura.
Avevo solo una manciata di anni quando mi mostrava come un miracolo il sorgere del sole al mattino, mi era accanto nel contemplare la magia del cielo stellato, mi faceva inebriare del profumo del fieno mentre si rotolava insieme a me sul prato in primavera. È grazie a lui che ho scoperto l’incanto dei fondali marini e delle montagne, vere e proprie cattedrali di roccia, con le loro cime che svettano al cielo. Ma anche la bellezza del fuoco acceso nel camino, con i ciocchi di legno che crepitano e le scintille che salgono in alto, la magia della neve che luccica al sole come una distesa di diamanti. E il fascino delle passeggiate nel bosco, dove – mi diceva – abitano fate e folletti o la semplice gioia del raccogliere, strada facendo, fragoline di bosco e mirtilli.
Sì, la bellezza è terapeutica e io me ne sono resa conto nei momenti più difficili della mia vita, quando mi sono aggrappata ad essa per non precipitare nel burrone della disperazione. La bellezza di un paesaggio, di un fiore o anche di un oggetto, di un’immagine, di una musica, di una poesia mi è stata più volte di grande aiuto e conforto, permettendomi di risalire la china e ritrovare gioia e speranza.