Mio figlio Noah è sempre stato molto attivo e un po’ impaziente fin da bambino ma quand’era piccolo ciò che più
l’attraeva era costruire complicati modelli di auto con il suo Lego: ecco che all’improvviso scompariva e non lo si sentiva più per diverse ore. Immerso
in centinaia di pezzetti di plastica, che a me parevano tutti uguali, totalmente assorbito dal suo lavoro, che richiedeva una grande precisione e
concentrazione, ne usciva trasformato: “È bello creare! – mi diceva – Mi rilassa…”
Esistono infinite forme di creatività, oltre a quelle più note di cui parleremo nei prossimi capitoli, e hanno tutte un effetto terapeutico: danza,
teatro, fotografia, e perfino giardinaggio e bricolage, svolgono lo stesso importante compito.