Potrei dire che per scrivere questo libro mi ci sono voluti cinquantacinque anni… Tanto è stato il tempo
necessario per il mio apprendistato di medico, perché il guaritore che è in me – il mio Chirone per dirla con linguaggio astrologico – riuscisse a
curare le sue ferite e nel farlo imparasse a risanare anche quelle altrui.
È strana la vita a volte: si finisce per trovarsi su strade impensate o impensabili solo pochi attimi prima e poi ci si rende conto che invece era
proprio lì che si doveva andare…
Fino all’età di diciassette anni – periodo in cui nacque la mia vocazione di terapeuta – avevo sempre proclamato ad alta voce a chi mi interrogava sul
mio futuro “Farò tutto tranne che il medico!” Ironia della sorte: io, l’allieva più dotata in italiano, poco tempo dopo mi sono ritrovata in un
anfiteatro universitario in camice bianco… E poi da lì in un villaggio africano in mezzo alla foresta. Ma la vita è un cerchio ed ecco che ora, dopo
aver compiuto il viaggio che mi era destinato, sono tornata al punto d’inizio: a scrivere, a mettere su carta la mia variegata e intensa esperienza
perché anche altri possano beneficiarne in qualche modo.
“Il sapere serve solo per darlo” diceva Don Lorenzo Milani, i cui scritti accompagnarono i miei anni adolescenziali.
Niente va perduto di ciò che si possiede, a volte viene solo messo da parte per un po’ e poi tirato fuori nuovamente per essere utilizzato in modo
nuovo, più efficace e potente.
Nel lungo, tormentato periodo della mia sofferenza, ho sempre sentito che ciò che andavo facendo era costruire un ponte su cui anche altri potessero
passare: non potevo accontentarmi di raggiungere da sola a nuoto l’altra riva. Ecco perché mi ci è voluto tanto tempo per mettere insieme questo libro e
per guarire: non è facile, ve l’assicuro, guadare un fiume rimanendo a galla tra i flutti e al contempo legare tronchi e liane insieme per farne una
passerella, traballante forse ma pur sempre una via, una strada che permette anche ad altri di passare da una sponda all’altra senza affogare o farsi
risucchiare dai vortici.
Sì, mi ci sono voluti più di cinquant’anni per ritrovare il mio posto nel grande cerchio della Vita: la Regina in me aveva abdicato perché pensava di
non essere l’erede al trono…
E di questi, ne sono occorsi sedici di lavoro intenso, senza tregua, metodico e tenace, per nascere una seconda volta. E ora che finalmente l’opera è
compiuta, ecco che posso fare dono a voi di quanto ho imparato lungo il cammino, nella speranza che il mio lavoro possa facilitare il vostro.
Ogni pagina di questo libro è un pezzo della mia storia che vi offro affinché possa farsi medicina per chi tra voi sta nuotando, come ho fatto io in
passato, in acque tumultuose.
Non abbiate paura di affrontare il vento e la tempesta e, se non lo avete ancora fatto, mettetevi presto in viaggio: sull’altra sponda del fiume c’è la
Terra Promessa che vi aspetta… E ricordatevi di viaggiare con un bagaglio leggero: in realtà l’unica cosa che dovrebbe contenere, ho scoperto, è un
foglietto con scritto “La Vita mi ama, mi sostiene e mi dà tutto ciò di cui ho bisogno”. Punto. Non c’è altro. Perché questo semplice foglietto ha il
potere di sollevare e trasformare l’Universo intero…
Buon Viaggio e Buona Vita, amici miei!