Come sempre si è saputo nel corso della storia, la cura della malattia risiede nelle erbe guaritrici del campo.
Edward Bach
capitolo ii
Il dottor Edward Bach
Uno straordinario percorso, in breve
Non è possibile parlare dei fiori di Bach senza ricordare colui che li ha scoperti.
Edward Bach fu un medico inglese, specializzato in batteriologia, vissuto a cavallo del Novecento.
Nasce a Moseley, nei pressi di Birmingham, il 24 settembre 1886 e inizia a esercitare la sua professione di medico ortodosso in un ospedale di Londra, dove fa delle importanti scoperte sui batteri presenti nel tratto gastrointestinale. Inoltre mette a punto dei vaccini contro alcune infezioni intestinali.
Nonostante i successi ottenuti con la medicina convenzionale, non si sente soddisfatto. Inizia a interessarsi all’omeopatia e al lavoro di Hannemann che dà un’ulteriore conferma alle sue intuizioni. Invece che iniettare i vaccini, prepara la versione omeopatizzata degli stessi da assumere per bocca. I risultati erano addirittura migliori dei precedenti e senza effetti collaterali. In totale Bach classifica sette tipi di batteri, associati a disturbi cronici, con cui realizza sette rimedi tuttora utilizzati in omeopatia e conosciuti come i Sette Nosodi di Bach.
Nel 1917, a 31 anni, si ammala di un tumore maligno alla milza e la prognosi gli attribuisce solo tre mesi di vita; invece riesce a superare la crisi e a proseguire le sue ricerche.
Bach inizia allora a osservare la sottile relazione tra stati d’animo, malattia e prognosi.
Si accorge che ai Sette Nosodi corrispondono sette tipi di personalità diverse e inizia a somministrare i rimedi secondo gli stati emotivi. Constata inoltre che di fronte alla stessa patologia alcune persone reagiscono positivamente e sopravvivono, mentre altre deperiscono.
Bach però non è del tutto soddisfatto nemmeno dei suoi nosodi perché, anche se in forma omeopatizzata, contengono comunque sostanze dannose. È convinto che in natura ci siano dei rimedi non tossici ma con la stessa efficacia.