PRIMA PARTE - I

Chi siamo

Non è tanto che ci prendiamo cura dei bambini perché li amiamo, quanto piuttosto che li amiamo perché ce ne prendiamo cura.

Alison Gopnik

La condizione autentica dell’essere umano dotato di una certa intelligenza è quella di amare, amare, amare,
ed essere intelligente è davvero la stessa cosa che essere amorevole.

Harvey Jackins

La storia proveniva dalla tradizione orale del nostro popolo, me l’ha raccontata mio nonno. Come lui, anch’io sono uno storyteller, e adoro i racconti che provengono da terre, culture e tradizioni diverse. Spesso contengono profonde verità che toccano il cuore e la mente.


Vorrei soffermarmi su una storia della tradizione cristiana così come viene riferita da Matteo. Non è necessario essere cristiani per apprezzarla. Io stesso non sono cristiano, seguo le antiche tradizioni del mio popolo, ma credo che questa storia riveli molte profonde verità. Noi non diamo il nome di religione alle nostre pratiche spirituali; sono parte del nostro modo di vivere, ed è un modo che va ben oltre la semplice preoccupazione per la sopravvivenza, per ciò che è materiale, per il guadagnare e lo spendere. Si fonda sull’amore per la vita, per la Terra e tutte le sue creature; amore per i bambini, la famiglia, gli amici e i vicini – non una religione bensì una condizione dello spirito. Onoro la saggezza che ho trovato in altre religioni e rispetto coloro che le seguono. Ma se siete cristiani, vi chiedo per un momento di mettere da parte ogni dogma ecclesiastico relativo a questa storia, insieme a qualsiasi pensiero sulla vita nell’aldilà, e di pensarla invece come semplice sguardo sulla verità della natura umana, e su come consideriamo la nostra relazione con i bambini.


“Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non cambierete1 e non diventerete come fanciulli, non entrerete mai nel Regno dei Cieli.»”